Pale Blue Dot - Pallido Pallino Blu
Il clima. Il Voyager. Il nostro Pianeta. Una rivoluzione ci salverà. Vero?
Evento sull'ambiente anticipazione della meraviglia
Arditodesìo
Pale Blue Dot
Ispirato a Carl Sagan
Testo Andrea Brunello con il supporto di Christian Di Domenico
Con Andrea Brunello
Regia Christian Di Domenico
Scenografie di Roberto Abbiati
Musica Enrico Merlin
Luci Elena Piscitilli
Costumi Patrizia Caggiati
Supporto artistico Salvatore Crisà
Con il supporto tecnico di Roberto Tiella / Fondazione Bruno Kessler
In collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trento - L’Università di Bordeaux con il supporto di IdEx Bordeaux e i centri di ricerca IRSTEA e Labex COTE (Bordeaux University - Francia)
Foto @ Lucia Baldini
Spettacolo vincitore Premio nuova_scena.tn 2015
Una incredibile storia di speranza, meraviglia, bellezza e disperazione. Il destino della sonda Voyager 1 si mescola con quella del suo creatore dalle tendenze suicide, quelle di suo figlio sognatore e quelle del Pianeta Terra. Mentre il satellite artificiale si allontana dal sistema solare tutto cade in prospettiva, diventa dolorosamente chiaro che il nostro Pallido Pallino Blu, la Terra, è l’astronave più preziosa e va protetta senza esitazione e senza compromessi. Perché non riusciamo a farlo? Forse non siamo “ingegnerizzati” per farlo? Forse non siamo così intelligenti?
Ma quando tutto sembra perduto avviene la più incredibile delle rivoluzioni. È draconiana e necessaria. Il senso fatalistico di inevitabilità è sollevato dalle nostre anime e la struttura sociale cambia per sempre e per il meglio. Ma è successo veramente? Può succedere veramente? Oppure è solo utopia, una storia di speranza che deve essere raccontata e poi inviata al Voyager 1 così che almeno lui possa tenere un’ultima finale reliquia della nostra civilizzazione che potrebbe essere giunta al termine del suo viaggio?
Pale Blue Dot è probabilmente il mio spettacolo più urgente e per molti versi il più difficile. È difficile perché è così urgente che fa male. La questione del cambiamento climatico è estremamente pressante e tuttavia una parte significativa della società è ancora in grado di negare le numerose prove offerte dalla scienza. Molti leader mondiali non vogliono affrontare la questione con forza e la necessaria rissolutezza. Mi sembra che troppe persone, specialmente tra la classe dirigente, nascondano la testa nella sabbia.
Il nostro Pale Blue Dot è così bello che fa male. (Andrea Brunello, giugno 2017)
organizzazione: Teatro Portland