Paris Lodron e la musica del suo tempo

Convegno

Statista della pace, protagonista dell’arte e della cultura, uomo di chiesa profondamente devoto, Paris Lodron (1586-1653), principe arcivescovo di Salisburgo, nato a Villa Lagarina (Trento), di cui ricorre quest’anno il 350° anno dalla morte, ebbe spesso a confrontarsi con la musica, arte fondamentale tanto per la vita di corte quanto per la liturgia. E anche in questo campo, come già per la costruzione del Duomo di Salisburgo, la sua opera architettonica sicuramente più nota, preferì servirsi di artisti italiani. Proprio in occasione della solenne consacrazione ideata per la traslazione in Cattedrale delle reliquie dei Santi Ruperto e Vigilio nel 1628, Paris Lodron chiamò quale Maestro di Cappella, nel 1627, Stefano Bernardi (+ 1637) da Verona incaricandolo di curare le musiche per il cerimoniale, nonché di scrivere un repertorio nuovo per i riti del Duomo.
La messa in stile policorale con strumenti eseguita per la celebrazione del settembre 1628 fu attribuita a lungo al famoso compositore romano Orazio Benevoli (1605-1672), per quanto nessuna fonte del tempo ne indichi l’autore. Certamente l’ampia struttura della nuova Basilica, fornita di ben 12 balconate, suggeriva l’impiego dello stile policorale adottato sia nel nord- Italia, sia presso la Basilica di S. Pietro a Roma, la cui Cappella Giulia conosceva la pratica strumentale sin dai primi anni del Seicento.
Secondo ricerche recenti, tuttavia, la grandiosa partitura della cosidetta “Missa Salisburgensis” a 54 voci venne scritta per il giubileo dell’arcivescovado nel 1682 dal compositore Heinrich Ignaz Franz Biber (1644-1704), anch’egli Maestro di Cappella al servizio degli arcivescovi di Salisburgo, creando il più sontuoso esempio di policoralità barocca. Le sonorità modellate sugli ampi spazi architettonici dai polifonisti italiani, grazie a Paris Lodron, si diffondevano così al di là delle Alpi.
Con questo incontro di studi s’intende approfondire i termini di questo processo accanto alla vita e alle opere dei suoi protagonisti.

Ore 9.00 Saluti
Margherita Cogo, Vicepresidente e assessore alla cultura della PAT
Mariano Giordani, Sindaco di Villa Lagarina
Danilo Curti-Feininger, Presidente Festival Musica Sacra

Prolusione: Prof. Dr. Siegfried Gmeinwieser, Presidente

Prima Sessione ore 9.30-13.00
Prof. Romano Vettori (Conservatorio di Foggiai) Dall'Italia a Salisburgo: dediche e repertori musicali per Paris Lodron.
Prof. Antonio Carlini (Conservatorio di Brescia) La musica sacra a Villa Lagarina e nel Principato Vescovile di Trento fra XVII e XVIII secolo.
Prof. Dr. Ernst Hintermaier (Università di Salisburgo) La Missa Salisburgensis – un’opera di Benevoli o di Biber, un’opera per la consacrazione del duomo del 1628 o per il giubileo dell’arcivescovado del 1682. Un riassunto dei risultati di ricerche fino ad ora.
Prof. Dr. Gunther Morche (Università di Heidelberg) Stefano Bernardi a Salisburgo.

Seconda Sessione ore 15.00-17.00
Prof. Dr. Klaus Fischer (Università Cremona-Pavia) La policoralità in Italia dopo Giovanni Gabrieli con riguardo alla musica sacra a Milano.
Prof. Dr. Christian Speck (Università Koblenz-Landau) Policoralità nell’oratorio al tempo di Paris Lodron e di Orazio Benevoli.
Prof. Dr. Siegfried Gmeinwieser (Università di Ratisbona) Aspetti della policoralità fra Germania del Sud e Italia al tempo di Paris Lodron.

ore 17.00-18.00
Dibattito e Conclusioni con la partecipazione di musicologi e studiosi italiani e stranieri


organizzazione: P.A.T. Servizio Attività Culturali - in collaborazione con Comune di Villa Lagarina, Museo Diocesano Tridentino, Mart, Associazione Festival di Musica Sacra, La Stagione Armonica, Parrocchia di Villa Lagarina, Duomo di Trento, Rivista Amadeus