Parliamo d'altro
Lo spettacolo affronta il rapporto madre-figlia attraverso un dialogo che scopre nudità, silenzi, sguardi, debolezze...
Fondazione Aida Teatro Stabile di Innovazione Verona
PARLIAMO D’ALTRO coprodotto da Theamus, TrentoSpettacoli e Fondazione Aida con il sostegno di Spazio Off e Associazione ATTI con il contributo di Provincia Autonoma di Bolzano, Comune di Merano - Assessorato alla cultura con Flora Sarrubbo e Maria Vittoria Barrella drammaturgia di Flora Sarrubbo - disegno luci Alice Colla tecnica Riccardo Carbone - voci off Stefano Pietro Detassis distribuzione Daniele Filosi
regia di Maura Pettorruso
Parliamo d’altro. Parliamo di riso al curry. Parliamo di tutto e di niente. Parliamo d’altro per non parlare di qualcosa. Adriana è una madre: psicologa di professione, moderna, ironica. Rosa è sua figlia: brava ragazza, studiosa, curiosa. Vuole fare la fotografa. Una famiglia come tante, che si trova ad affrontare una situazione “normale”: Rosa incontra un ragazzo che le piace. È un amico di suo fratello, conosce la famiglia, è uno di casa. Questo tranquillizza tutti. Inizia così la loro storia. Una storia fatta di messaggi, scuse, fiori, telefonate, riavvicinamenti. Tutto comincia e cominciano le botte.
Come nella tradizionale storia russa della Babajaga, ogni madre vorrebbe consegnare alla propria figlia quella bambola. La bambola, che è la psiche che dobbiamo nutrire. La bambola, che nel cammino ci aiuterà ad essere donne.
Il legame indissolubile, inesorabile, necessario, con la propria madre è un passaggio di responsabilità, di etica, di sessualità, è un passaggio di gioie, di tristezze, di battaglie. È un passaggio di rughe, che scrive la nostra identità.
Il dialogo tra madre e figlia diventa quindi un dialogo necessario, che fa crescere entrambe nel coraggio delle confidenze, a volte rendendo i percorsi simili. E allora ci si sente meno sole. Anche davanti al tema dello stalking e della violenza. Anche davanti a quello che non era previsto che accadesse: “Non a mia figlia”.
a seguire un momento conviviale informale con dibattito e approfondimento sui temi trattati, assieme agli artisti e a Emanulela Skulina e Maria Luisa Bonura dell Fondazione Famiglia Materna
Raccolta fondi a sostegno del progetto «La violenza non è un destino» per le donne vittime di violenza, al quale sarà anche devoluto parte dell’incasso.
Biglietti d'ingresso - settore unico -
intero: 7 euro
ridotto under 29 e soci LuHa: 5 euro
VENDITA biglietti d'ingresso ai singoli spettacoli
Presso la sede dello spettacolo, la stessa sera dello spettacolo, a partire dallo ore 19.30. I biglietti potranno essere prenotati telefonicamente al numero 339 8192787 o tramite e.mail a luha.artsurvivalkit@gmail.com
organizzazione: Servizio attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda