Parole scolpite
Raffaele Eccheli presenta
PAROLE SCOLPITE
Un azione teatrale che avrà luogo sabato 12 maggio 2012 dalle 17.00 alle 19.00 nella Libreria Blu Libri
Al di là di ogni sua creazione artistica, opera scultorea o interpretazione espressiva, Raffaele Eccheli è sicuramente un "personaggio" eclettico e dalle qualità comunicative del tutto particolari !
Per chi ancora non lo conosce o lo avvicina per la prima volta, appare come una persona riservata, di poche parole, schiva al dialogo e piuttosto introspettiva, anche se il suo sguardo è vivace e attento. Si capisce subito che, nell'accostare le parole per spiegare la profondità delle sue scelte artistiche, a Raffaele piace dare immediatezza alle idee creative e ricercare nelle sue composizioni originali quello spunto di novità che comunque sappia rispettare una trama progettuale ormai consolidata, dall'ordito variegato e multiforme, ma già intessuto di esperienze significative ed essenziali.
Nel raccontare della sua esperienza, insiste nel ribadire quello stretto legame che lo riconduce alle sue scelte giovanili, quando l'approccio con i materiali (cartone, creta) lo aveva affascinato nella ricerca di linee stilizzate, da cui scaturivano le sue prime creazioni: bozzetti pittorici, volti di donna, corpi sinuosi di figure umane incompiute, modellate in movimenti espressivi ricercati, a tratti irruenti, a volte delicati. Un approccio con le forme che, dopo gli studi all'Accademia delle Belle Arti di Verona, si andavano perfezionando nel rigoroso rispetto delle proporzioni e in uno studio minuzioso ed accurato del volto umano: lineamenti, sguardi, sorrisi e successivamente l'accostamento funzionale dello spazio in cui inserire equilibri di misura e di movimento.
Opere ancora indefinite, dal tratto rigoroso, ma dall'accostamento armonioso di forme e proporzioni; creazioni particolari realizzate dopo un'attenta riflessione, già improntata all'abbandono degli schemi rappresentativi tradizionali.
E' questo il periodo iniziale della produzione artistica di Raffaele, che si confronta con una molteplicità di soggetti, del tutto diversi tra loro, eppure tra loro concatenati in una sorta di linguaggio comune, definito dai contrasti cromatici e soprattutto da una nuova interpretazione data agli spazi.
E' infatti lo spazio che viene ridisegnato attraverso gli effetti e i giochi di luce che insistono sulle forme, determinando piani rappresentativi diversi e una struttura plastica adatta ad accogliere il messaggio dell'artista. Le prime opere sono istintivamente dettate da una passionalità innata per il messaggio immediato, per una relazione profonda con i temi dell'anticonformismo e con una carica espressiva che abbandona gli schemi tradizionali ed usuali dell'arte.
È proprio questa ricerca di novità espressiva e di forme "altre" di comunicazione che induce Raffaele ad impersonare svariati personaggi teatrali, attraverso i quali poter studiare e perfezionare ulteriori modelli rappresentativi, riferiti al movimento e alla mimica gestuale. L'incontro con altrettante compagnie filodrammatiche lo porta ad interpretare le figure più complesse della commedia comica e nello stesso momento a rivestire i panni del "mimo" di strada, con cui prende avvio la sua seconda esperienza artistica, caratterizzata da intensi periodi di aggiornamento culturale in vari centri italiani (Firenze, Perugia, Verona, Torino). Raffaele inizia così a presentarsi per le strade delle città, dapprima come mimo dalla figura corporea silenziosa ed immobile, che costringe il corpo a lunghi momenti di assoluta rigidità muscolare, nei quali prevalgono l'autocontrollo e la concentrazione, rispetto all'assenza di movimenti e alla negazione di gesti abituali. Segue l'attività del mimo che interagisce con il pubblico, una fase in cui prevalgono le scelte comunicative contraddistinte da messaggi e provocazioni. Una maschera che si evolve da forme rigide e da atteggiamenti precostituiti, che cerca il contatto diretto con le persone, che provoca reazioni, che imita e dialoga con il passante, mantenendo sobrietà ed eleganza nei gesti, riuscendo ad esprimere messaggi pertinenti, in situazioni sempre diverse e talvolta improvvisate. Forme, gesti, simboli: è attorno a queste chiavi di lettura della realtà che si precisa il percorso artistico di Raffaele, che trasferisce nella produzione scultorea tutta l'esperienza dei modelli plastici precedenti, tutto il bagaglio e le particolarità della mimica, oltre all'approfondimento della ricerca figurativa, che nelle sue opere accentua l'effetto comunicativo. Scegliendo di ritornare alla scultura lignea, Raffaele ha inteso riscoprire il profondo significato culturale di questo materiale, che da sempre ha caratterizzato la storia dell'uomo e i gesti quotidiani delle persone. Il legno è evidentemente più deperibile della pietra, ma proprio per questa sua delicatezza e fragilità è stato scelto con l'intento di riproporne un utilizzo consapevole, più attento e rispettoso.
Raffaele Eccheli è nato ad Ala il 28 luglio 1975, dove lavora e risiede in via Tommasoni, 6. Nell'anno 1994 consegue il diploma di Scuola Superiore (sezione intaglio e intarsio) presso l'Istituto d'Arte "A. Vittoria" di Trento e successivamente si iscrive all'Accademia di Belle Arti "C.B.Cignaroli" di Verona. Sceglie di perfezionarsi nella sezione dedicata alla scultura e nell'anno 2000 riesce a diplomarsi con la brillante votazione di 110 e lode, discutendo la tesi inerente le opere di Augusto Murer, dal titolo "Il sacro nella materia mediante l'artefice". Già prima di ottenere il diploma accademico, Raffaele Eccheli si cimenta in alcuni concorsi espositivi, dove ottiene riconoscimenti e apprezzamenti per alcune sue pregevoli opere:
1997 Mostra collettiva: "Opere scelte" presso Società di Belle Arti e Galleria Fra Giocondo di Verona.
1998 Concorso di scultura da vivere: "L'albero" per organizzazione della Fondazione Peano di Cuneo. Mostra collettiva: "Artelago
e i frutti della terra..." per iniziativa del Comune di Terlago (Trento).
1999 Collettiva artistica: "Immaginazione di suoni e forme" presso la Corte Convento di San Michele Extra a Verona. "Collazione": mostra stravagante alla Galleria "Linea 70" di Via Cantore, 13 a Verona. "Variazioni Materiche": mostra collettiva presso "Ex Ginnasio" di Ala (Trento).
organizzazione: Libreria Blulibri