Penombre. La maniera nera di Cleo Wilkinson
Una trentina di opere di piccole dimensioni, tutte incisioni nella maniera nera, danno forma alla mostra “Penombre” visibile allo Spazio FoyEr di Trento dall’1 al 15 ottobre. Sono incisioni dell’artista australiana Cleo Wilkinson, che ha nella tecnica del mezzotinto o maniera nera una delle sue maggiori espressioni artistiche. «Sono un’esploratrice di zone in penombra e di spazi ambigui – dichiara. – Il mio interesse risiede nel potere di evocare momenti inquietanti e sfuggenti con sottili sfumature di speranza espresse sotto forma di luce, che la ricchezza e i mezzitoni della maniera nera possono svelare». L’esposizione
riporta un’ampia panoramica dei suoi lavori, con soggetti diversi che variano dal figurativo, al ritratto, alla natura morta. Incisioni che nella stampa – ad esempio Witness (Testimonianza) – si mostrano nei minuscoli punti dati dalla brunitura della lastra, in quei toni più o meno scuri che richiamano i pixel della computer grafica.
La fonte di ispirazione per questi lavori Cleo Wilkinson la trova nella memoria, nel subconscio, ricordi e pensieri che si riarticolano nel suo particolare linguaggio visivo. Quadri come Whisperer (Colei che sussurra), Obsolesence (Obsolescenza), suggeriscono le figure che divengono ombre con infinite sfumature di nero. Un contrasto, tra quanto si vede e quanto manca, sottolineato anche dalle misure molto piccole di alcune opere in mostra, risultato di recenti sperimentazioni dell’artista nel formato miniatura. Affascinante è il potere evocativo di queste piccole stampe che richiedono un grande controllo di tecnica da parte dell’artista e al contempo invitano l’osservatore ad avvicinarsi all’opera per vivere un’esperienza quasi “privata”.
Cleo Wilkinson è nata a Melbourne (Australia), si è laureata alla Elam Art School (Auckland University) in Nuova Zelanda e ha poi continuato gli studi con workshop nel campo dell’arte in numerose università e accademie d’America e d’Europa. Cleo Wilkinson, che con la tecnica della maniera nera ha raggiunto risultati molto importanti, ha progettato un rocker artigianale per granire la lastra e creare così una rara trama puntinata sulle immagini.
Ha partecipato a oltre 500 mostre internazionali, ha vinto più di 80 premi ed è presente in un centinaio di gallerie d’arte e musei nel mondo.
Cleo Wilkinson è vincitrice della terza edizione, 2020, del FIIC-Festival Internazionale di Incisione che si tiene sempre allo Spazio FoyEr di Trento.