Piwi: viti per il territorio di montagna e l'ambiente

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Con Giacomo Poletti (Associazione meteo Trentino Alto Adige), Luciano Groff, esperto della viticoltura trentina, già enologo presso il Centro Trasferimento Tecnologico (FEM),  Riccardo Velasco, Vicepresidente Piwi Italia e Direttore del Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia (CREA-VE) e Silvia Vezzulli, Ricercatrice presso il Centro Ricerca e Innovazione (FEM)

La viticoltura di montagna in Trentino ha una lunga tradizione che non si è legata a qualche vitigno in particolare ma, mantenendo la propria riconoscibilità, si è piuttosto adattata nel tempo con forme e varietà  coltivate in base al contesto socioeconomico ed ambientale che si presentava. Il cambiamento climatico degli ultimi anni e le progressive restrizioni all'uso dei fitofarmaci stanno creando grandi difficoltà a tutti i coltivatori: integrati, biologici e biodinamici.
L'evidente trend climatico degli ultimi trent'anni e l'accelerazione degli ultimi dodici mesi ci interroga e ci pone di fronte a grandi sfide per il futuro.

Il recupero di vecchi terrazzamenti abbandonati che una volta venivano coltivati a quote medio alte potrebbero essere una possibilità, ma quali viti coltivare?

Lo stato dell'arte nella ricerca, le prospettive di utilizzo nel tempo dei nuovi vitigni resistenti alle diverse malattie fungine, i portinnesti resistenti alla siccità e le nuove tecniche di incrocio (TEA).

A cura di Associazione Piwi Trentino ed Enoteca provinciale del Trentino