Portatemi al sole che illumina la piazza
Coro Bella Ciao
Direttore Tarcisio Battisti
Voci recitanti Alfonso Masi, Bruno Vanzo e Chiara Turrini
Il recital viene presentato in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione e si presenta con un'alternanza di canti, pagine di diario, lettere, poesie e stralci di racconti per celebrare la Resistenza attraverso la testimonianza di chi vi prese parte.
Bella ciao Popolare
O ragazza dalle guance di pesca I. Calvino
La scelta partigiana N. Revelli
Dalle belle città Popolare
Perchè gli ho sparato? P. Levi Cavaglione
Il partigiano Ulisse D. Lajolo
Lettera alla figlia G. De Sanctis
Bersaglier ha cento penne Popolare
Racconto di Alcide Cervi A. Cervi
Papà Cervi raggiunge i sette figli Popolare
Lettere dai condannati a morte
Fischia il vento Popolare
Prose e poesie sui caduti per la Resistenza
Bandiera nera (Pietà l’è morta) Popolare
Le torture
La partigiana nuda E. Meneghetti
Sebben che siamo donne Popolare
Sull’attenti, o borghi di pianura
Festa d’aprile Popolare
Portatemi al sole
Bella ciao Popolare
Corale Bella Ciao
I cori in Trentino, lo si sa, sono molti, perché radicata è fra la nostra gente la tradizione del canto popolare e, trattandosi di gente di montagna, è evidente che la predilezione di settore, anche nel mondo dei cori, ha riguardato principalmente la canzone di montagna.
Oltre e insieme alla specializzazione “orografica”, tuttavia, la coralità trentina esprime anche un forte senso di solidarietà e di appartenenza: cantare in coro è più importante di cantare e basta; si impara a vivere insieme, uno vicino all’altro, facendo andare in sintonia (o perlomeno sforzandosi perché ciò avvenga) modi diversi di interpretare la stessa canzone, per ricavarne un’armonia che è diversa, complementare e più ricca di ogni singolo modo individuale.
In questo ampio, ricco ed entusiasmante mondo, vi era una lacuna, mancava in Trentino un legame con il settore della società che attraverso la musica popolare guardava agli ideali espressi dal mondo del lavoro, da quello per la pace e della lotta alla violenza (in primo luogo dalla Resistenza al Nazi-fascismo), all’uguaglianza fra gli uomini, fra tutti gli uomini, montanari o meno che essi siano.
Nel 1994, 20 anni fa, dall’ambiente sindacale della CGIL ed alla guida del maestro Giuseppe Grosselli (don Bepi), si rifondevano quelle tensioni ideali che rappresentano anche la base della nostra Costituzione repubblicana; nasceva così il Coro Bella Ciao, proprio con l’intento nobile e difficile di andare a colmare quella lacuna.
Il repertorio della Corale ricorda il loro impegno : le canzoni sul lavoro (Canto del minatore - Son la mondina - Sciur padrun) e, in particolare, sull’emigrazione del nostro popolo per andarselo a cercare (in Germania, in Belgio, in America…nel mondo) con delle sensibilità strazianti e, a tutt’oggi, attualissime (Aiziponeri - Merica merica - Bella se tu sapessi)
Le canzoni sulla Resistenza con il ricordo crudo di episodi che le nostre genti hanno subito a causa della guerra e degli invasori; ma anche con la celebrazione dovuta, perché meritata e gloriosa di quanti, spesso anche senza la consapevolezza dell’eroismo, hanno dato la vita per un mondo più libero (E quei briganti neri - Fischia il vento - Bella ciao - Veniamo da lontano - Ragazze di Auschwitz).
Le canzoni sulla giustizia sociale, contro ogni disuguaglianza (Sebben che siamo donne - Nick e Bart - Che sarebbe del mondo - Non maledire- Son cieco) e contro ogni tipo di guerra (O Gorizia - Maledetta la guerra - Katzenau).
Sotto la guida artistica di don Bepi e, da ultimo, del Maestro Tarcisio Battisti, lo scopo che il coro si era preposto sembra si stia piano, piano realizzando; riuscire cioè a cantare, con dignità, quelle canzoni che fanno parte della tradizione popolare trentina e di riuscire a comunicare anche ai più giovani, in maniera leggera, ma non meno importane, la memoria di valori del vivere civile che a volte, nella vita frenetica di tutti i giorni, pare si stia perdendo.
Chiara Turrini: laureata in Psicologia e docente di Scienze sociali, è lettrice del gruppo interpretativo “P. Neruda”. Ha recitato in compagnie teatrali locali, è presentatrice di manifestazioni artistiche, concorsi e presidente della corale “i Cantori di Seregnano”. Voce narrante in percorsi musicali, progetti culturali e opere di compositori classici. ha preso parte a trasmissioni radiofoniche e televisive presso la Rai di Trento e collaborato con direttori d’orchestra e attori. Attrice in video e film, ha rivestito, tra l’altro, il ruolo di madre di Alcide De Gasperi nel film diretto dalla regista Liliana Cavani: “Alcide De Gasperi, l’uomo della speranza.” Ha frequentato corsi di teatro, dizione e doppiaggio a Trento e a Milano.
Alfonso Masi recita da più di cinquant’anni.
Ha scritto e interpretato recital su numerosi poeti, scrittori, personaggi ed eventi storici; al suo attivo ha monologhi sulla Shoah, su Segantini, sulla figura di Giuda, su Mozart e Puccini, sulla Grande Guerra e sulla ritirata di Russia, realizzata in collaborazione con i cori ANA, Cima Vezzena e Costalta.
In campo musicale è stato voce narrante in recital, sempre da lui ideati, su Mozart, Schubert, Schumann, in “Platéro y Yo” di Castelnuovo – Tedeschi, nel Cantico dei Cantici insieme al Coro Nicolò d’Arco; infine ha collaborato con l’Orchestra Haydn per le Ultime parole di Cristo in croce.
Bruno Vanzo recita da trent’anni con il G.A.D. Città di Trento con cui ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi sia in campo provinciale che nazionale.
Ha operato per undici anni come consulente artistico della manifestazione “ Mangiafuoco” organizzata dal Comprensorio C5, producendo molti spettacoli sia nella scuola primaria che in quella secondaria di primo grado.
Attivo come formatore per le Compagnie Filodrammatiche associate, ha prodotto numerosi spettacoli per il Meeting studentesco Provinciale nelle scuole superiori. Ha inoltre tenuto corsi di recitazione, in tandem con l’attore Gabriele Penner, in tutta la Provincia di Trento, oltre a numerose regie per Compagnie amatoriali del territorio. Ha notevole esperienza radiofonica avendo partecipato alla registrazione di un vasto numero di sceneggiati per RAI Trento.
Possiede esperienza cinematografica e televisiva avendo lavorato con registi come Lia Beltrami Giovanazzi, Nuccio Ambrosino e altri.
Insegna Storia del Teatro presso l’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile e guida da dieci anni il laboratorio di recitazione per adulti della stessa Istituzione.
Ingresso gratuito
capienza massima 100 posti
organizzazione: Liceo Antonio Rosmini