Presentazione pubblica del Progetto di valorizzazione delle aree minerarie di Calceranica, Vattaro e Bosentino
Presentazione pubblica del Progetto di valorizzazione delle aree minerarie di Calceranica, Vattaro e Bosentino e della pubblicazione Le miniere del Mandola in Valsugana"
Sarà un appuntamento importante per Calceranica e le comunità limitrofe quello di martedì 16 novembre. Alle ore 20.30 presso il teatro S. Ermete avrà luogo la presentazione pubblica di Progetti esecutivi di valorizzazione delle aree minerarie di Calceranica, Vattaro e Bosentino recentemente ammesso al finanziamento europeo nellambito degli interventi previsti dal piano Leader Plus 2000-2006.
Liniziativa assunta dal comune di Calceranica insieme con i comuni ex minerari di Vattaro e Bosentino è stata interpretata dal progettista dott. Luciano Bassi nella stesura di un programma di interventi finalizzati alla creazione di un percorso a tema di carattere storico-culturale avente lobbiettivo di richiamare un numero apprezzabile di visitatori nel cuore dellantica area mineraria dellAlta Valsugana.
I tre municipi hanno sottoscritto un impegno comune in questa direzione, fondato principalmente su motivazioni di carattere identitario-emozionale e sostenuti da un ampio interesse di ex minatori e censiti che da anni sottolineano limportanza della rivalutazione di uno spaccato di storia locale che ha profondamente segnato la vita di molte famiglie della comunità di Calceranica e dei vicini paesi.
Ne è prova lattiva presenza del Gruppo Culturale Miniera (nato prima degli anni 90 con lo scopo di realizzare il monumento al minatore, realizzato poi ed inaugurato nel 1991) che collabora con lAmministrazione nella ricerca di materiali e documentazione storica realtiva alla miniera e cura lallestimento e la gestione di un piccolo ma significativo museo realizzato provvisoriamente allultimo piano del palazzo comunale.
Il progetto prevede lintervento principale in prossimità dellentrata della miniera che dista a pochi passi dal centro di Calceranica.
Il punto dingresso della galleria Leyla si trova in una più ampia area un tempo destinata interamente alla lavorazione del materiale estratto, oggi parzialmente trasformata; la proposta progettuale è volta a valorizzare il cuore dellarea mineraria di Calceranica, riportando in vita alcuni degli ambiti che per secoli furono il fulcro di tutta lattività estrattiva dei filoni di pirite del Mandola.
Sarà realizzato un punto ricettivo-informativo ed espositivo-museale recuperando un manufatto adiacente a Via Miniera nei pressi dellagglomerato Campregher. Lentrata della miniera sarà quindi raggiunta attraverso una torre con ascensore che accompagnerà il visitatore su un ponte che consentirà lattraversamento della strada e il raggiungimento del piazzale antistante limbocco della galleria.
Tale necessità offre anche loccasione di creare una struttura di fedele richiamo dellarchitettura mineraria, a simulazione delle vecchie torri funicolari a servizio dei profondi pozzi delle miniere. La struttura dellopera verrà realizzata per intero in metallo passivato con intelaiature improntate ad un sobrio equilibrio strutturale, sviluppando una forma slanciata visibile anche a distanza (ponte sul Mandola in Piazza Municipio) a divenire quasi lemblema del parco minerario stesso.
A seguire sarà resa percorribile la galleria Leyla per una lunghezza di un centinaio di metri, creando poi un nuovo tunnel duscita di ulteriori 40 m che raggiungerà il sentiero dei minatori. Lallestimento della galleria sarà caratterizzato dalla presenza di attrezzature e materiali della civiltà mineraria tali da consentire un percorso tematico articolato e moderno. In questo senso, la collaborazione del Museo di Scienze Naturali di Trento rappresenta un elemento di garanzia e serietà sotto i profili espositivi-didattici-culturali.
Tutto questo offrirà al visitatore uno sviluppo sotterraneo di 130 metri più larea esterna, sulla quale verrà posizionato un tratto di binari a scartamento ridotto con un locomotore minerario e relativi vagoncini.
Altro importante argomento affrontato da un ulteriore progetto è il recupero degli antichi ingressi delle gallerie S.Barbara 1 e 2, della ex polveriera e dei vecchi percorsi decauville un tempo utilizzati per il trasporto della pirite al paese di Calceranica. Insieme ad essi, è previsto pure il recupero dei sentieri storici che consentivano ai minatori dei vicini paesi di Bosentino e Vattaro di raggiungere il luogo di lavoro. Questo ultimo intervento verrà realizzato del Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale della Provincia di Trento.
Nel corso della serata sarà inoltre presentato ufficialmente la nuova pubblicazione Le miniere del mandola in Valsugana. Si tratta del primo volume storico scientifico incentrato sullattività estrattiva a Calceranica, la cui realizzazione è stata voluta dal Comune di Calceranica e resa possibile grazie alla collaborazione del Museo Tridentino di Scienze Naturali (Trento) e alla disponibilità di professionisti e docenti quali il prof. Pietro Frizzo dellUniversità di Padova, i dott.ri Lanzinger e Avanzini del Museo Tridentino di Scienze Naturali, lArch. Paolo Zamatteo e il geologo Paolo Passardi.
Si preannuncia quindi una serata particolarmente interessante e, ricca di argomenti che avranno presto un seguito operativo; sarà il primo passo per la realizzazione di un progetto culturale proiettato alla creazione a Calceranica di un preciso punto di riferimento e di studio sull'attività mineraria che coinvolge non solo il paese ma l'intera Valsugana.