Presidio sensibile - invisibile
presidio
Sono solo dolori mestruali”, “Ma è possibile che tu stia sempre male?!”, “È solo una cistite”, “Sei troppo sensibile”, “È stress”, “Fra un po’ ti passa, vedrai”, “Somatizzi troppo”: per anni ci siamo sentit* ripetere da medici, familiari e amici frasi di questo tipo, compromettendo la nostra salute fisica e mentale e facendoci sentire sol* e incompres*.
Per malattie diverse - vulvodinia, fibromialgia, endometriosi, neuropatia del pudendo, dolore pelvico cronico - viviamo esperienze simili di colpevolizzazione, invisibilizzazione del nostro dolore e ritardo diagnostico: il problema quindi è medico, sociale e politico, non è affatto nella nostra testa!
Siamo stanch* di non essere credute, siamo stanch* di dover girare tantissime strutture prima di incontrare personale formato ed in grado di fare una diagnosi e impostare un piano terapeutico, siamo stanch* di non essere adeguatamente curat*, siamo provat* dopo anni di malattia, siamo spaventat* per le centinaia di euro al mese che dobbiamo spendere per cure non riconosciute dal Servizio Sanitario nazionale, siamo stanch* di non avere alcuna tutela nello studio e nel lavoro, siamo stuf* di non esistere per lo stato e per la società!
È arrivato il momento di renderci visibili nello spazio pubblico e di prendere parola collettivamente per chiedere che venga garantito a pieno il nostro diritto alla salute e alle cure!