Quotidiani paralleli.
Un percorso visivo nell’esistenza quotidiana delle persone affette da Alzheimer
“QUOTIDIANI PARALLELI”
Un percorso visivo nell’esistenza quotidiana
delle persone affette da Alzheimer
immagini di Luca Chistè
a cura di Giovanna Calvenzi
Martedì 25 giugno, alle ore 17,30, presso il S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, piazza Cesare Battisti, si terrà l’inaugurazione della mostra “QUOTIDIANI PARALLELI”. Un percorso visivo nell’esistenza quotidiana delle persone affette da Alzheimer con immagini di Luca Chistè, a cura di Giovanna Calvenzi.
Seguirà un incontro con l’autore e la presentazione del catalogo. La mostra è realizzata dall’Associazione Alzheimer onlus di Trento in collaborazione con l’Assessorato provinciale alla Salute, Politiche sociali, Disabilità e Famiglia, Comune di Trento, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Alzheimer Fest, Casa Residenza Sandro Pertini Soliera, Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali.
L’esposizione è visitabile fino al 24 luglio, da martedì a domenica con orario 9.30-13 / 14-18.
Una normalità parallela
I volti sono sereni, gli sguardi limpidi. I segni del tempo non sono enfatizzati ma accettati soltanto. I luoghi sono tanti e diversi: appartamenti borghesi, camere da letto, soggiorni, ambienti collettivi. Le situazioni sono quotidiane, non accade nulla di speciale. La vita scorre, senza enfasi, senza dolore apparente. Il viaggio per immagini che Luca Chistè ha realizzato nel mondo dell’Alzheimer si sposta di situazione in situazione, di volto in volto, di gesto in gesto, non interpreta, non giudica, registra. Nelle case nelle quali le famiglie convivono e gestiscono la presenza di una malattia che sembra allontanare gli affetti e che neppure paradossalmente li rende ancora più saldi. Nei centri deputati all’accoglienza, alla protezione e all’assistenza. La fotografia è lo strumento che lo ha accompagnato nel suo muoversi nelle diverse realtà, testimone degli incontri e della normalità di situazioni che normali diventano nonostante tutto. In occasione di un primo incontro pubblico, a Levico, dedicato al suo lavoro Chistè stesso scriveva: “L’obiettivo del progetto è indagare e ricostruire una sorta di normalità quotidiana, a volte andando anche “oltre” l’evidenza per favorire la riflessione sulla dimensione della malattia e su come essa influisca sulla costruzione di significato, sociale e psicologico, per coloro che ne sono colpiti”.
Luca Chistè usa un linguaggio non intrusivo, gentile e partecipe, evita la narrazione della “malattia” e preferisce invece indagare la diversa normalità che la malattia impone. I suoi mondi “quotidiani paralleli” sono abitati dall’impegno, dalle emozioni e dai sentimenti di chi giorno dopo giorno si batte per garantire la continuità di una qualità di vita accettabile ai propri cari o alle persone che vengono loro affidate. Le fotografie di Chistè raccontano il tentativo di tenere viva la memoria, l’importanza dei ricordi, i gesti quotidiani di affetto, il dialogo e l’interazione costanti tra chi si sta allontanando e chi invece opera per garantire loro un legame con la realtà. Utilizza un bianco e nero classico, che evita i virtuosismi e che insiste invece nella narrazione diretta, secondo la grammatica del fotogiornalismo che vuole prima di tutto informare. Il suo racconto assolve quindi quello che è uno dei compiti primari della fotografia, ma non solo. La sensibilità empatica con la quale Luca Chistè è riuscito a entrare nelle situazioni che ha fotografato e la scelta di affrontare con rispetto e con una distanza condivisa i volti e i gesti dei suoi interlocutori evitano i rischi di intrusione nelle difficoltà esistenziali delle persone e consentono alle sue immagini di trasmetterci invece le sue emozioni, di coinvolgerci e di renderci partecipi di questo mondo quotidiano, parallelo.
Giovanna Calvenzi
maggio 2019
Mostra promossa dalla Associazione Alzheimer Trento onlus con il Patrocinio del Comune di Trento, della Provincia Autonoma di Trento e dell' associazione Alzheimer Fest