Ri-sorgenze
“RI-SORGENZE” è un micro festival diffuso che si terrà a Trento dal 19 al 22 novembre all’interno del ciclo di attività divulgative “Paesaggi Forti: dialoghi su nuove ecologie in divenire”, curato da Marco Ferrari in collaborazione con la professoressa Sara Favargiotti dell’Università di Trento.
Il festival è pensato come occasione per riflettere insieme sull’eredità di rovine contemporanee e paesaggi dell’abbandono, i nuovi fossili del terzo millennio. Elementi scartati dall’uomo che sono diventati contesti fertili da un punto di vista ecologico-paesaggistico, questi luoghi si fanno portatori di presenze multispecie e di una vita che prospera tra le rovine.
Declinato attraverso una serie di chiavi di lettura tematiche, che coincidono con le 5 azioni che caratterizzano le sezioni del microfestival (risignificare, rivelare, ridefinire, ricomporre e rigenerare), questo ciclo di incontri prova ad approcciare il tema dei luoghi delle archeologie del contemporaneo offrendo strumenti per decodificarli e interpretarli, per essere capaci di ri-progettarli e inaugurare narrazioni alternative, incorporandone perfino i temi più sperimentali.
Di fianco a degrado, oblio e dimenticanza, i paesaggi dell’abbandono ci offrono momenti di splendore e simbiosi, ci parlano di coabitazioni inaspettate e possibilità di convivenza all’interno di territori ibridi, marginali e complessi, sul bordo sempre instabile che separa conflitto e mescolanza.
Il festival è promosso da Università di Trento – DICAM, ELaDe Lab e TSM | Step e si inserisce all’interno di un progetto di ricerca dell’Università di Trento – DICAM sviluppato grazie al Bando di ricerca su tematiche umanistiche e sociali 2022 di Fondazione Caritro e dal titolo “Il Sistema dei Forti Trentini come patrimonio UNESCO: una piattaforma per la risignificazione e promozione del paesaggio fortificato trentino”.
A partire dallo spunto offerto dai paesaggi di archeologia militare trentina infatti, il progetto divulgativo e di ricerca in corso presso Unitn – DICAM si propone di offrire nuovi modi e forme di lettura per rovine contemporanee e paesaggi dell’abbandono, presentandole da un punto di vista ecologico e paesaggistico e interpretandole come dei cantieri in cui si stanno costituendo dei processi spontanei di evoluzione.
L’obiettivo finale del progetto è quello di promuovere una valorizzazione in chiave contemporanea di questi contesti, che possa portare alla redazione di un documento impostato sulle direttive UNESCO per il sistema fortificato trentino e i suoi paesaggi.
Questa iniziativa è inoltre il frutto della collaborazione tra una serie di altre realtà partner: il Museo Storico Italiano della Guerra, SAT, l’Istituto Italiano dei Castelli, Fondazione Belvedere, RFA, il MUSE, associazione Acropoli, l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento e l’Ordine degli Ingegneri, con il patrocinio di IASLA.
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