SANI! Teatro fra parentesi
di e con Marco Paolini
Marco Paolini all’Auditorium S. Chiara con
“Sani! Teatro fra parentesi”
L’attore, regista e scrittore di Belluno sarà in scena con uno spettacolo autobiografico che cuce insieme storie vecchie e nuove, impreziosite dalle canzoni e dalle musiche di Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi. Ultimi biglietti in vendita.
Sabato 28 gennaio, ore 20.30, Auditorium S. Chiara di Trento
Dopo la travolgente ironia portata sul palco a novembre da Andrea Pennacchi, l’Auditorium S. Chiara è pronto ad accogliere un altro rappresentante di punta del nuovo teatro di narrazione della scena nazionale: Marco Paolini.
L'attore, regista e scrittore nato a Belluno sarà a Trento il prossimo 28 gennaio (ore 20.30) con "Sani! Teatro fra parentesi", uno spettacolo da lui scritto e interpretato, fondato su un canovaccio autobiografico che cuce insieme storie vecchie e nuove, impreziosite dalle canzoni e dalle musiche di Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi. Una produzione Michela Signori, JOLEFILM.
Sani è parola che canta, concerto, ballata popolare che in un dialogo stretto alterna storie e canzoni. Così in SANI! ogni storia e ogni canzone raccontano qualcosa, alcuni temi si intrecciano ma la trama resta leggera come deve essere in un concerto.
Marco Paolini, tra i più importanti esponenti del teatro di narrazione, porterà in scena a Trento storie e racconti di vita. Si parte dai temi di fondo della crisi climatica e della transizione ecologica. Si parte e si finisce con due storie già narrate ne La Fabbrica del Mondo, il progetto di Marco Paolini e Telmo Pievani trasmesso da Rai3 a gennaio 2022. Si parte dal racconto sul peso del benessere (l’Artificiale) in rapporto al peso della biomassa (il Naturale).
Il filo conduttore che lega le storie narrate sul palco da Paolini è autobiografico. Nelle sue storie racconta momenti di crisi piccoli e grandi, personali e collettivi che hanno cambiato il corso delle cose. Le crisi raccontate come occasioni, a volte prese al volo, altre volte incomprese e sprecate.
Sulla scena un enorme castello di carte mostra la fragilità dell’equilibrio di ogni sistema ecologico, naturale o artificiale, ma la prosa del racconto televisivo a teatro si fa ballata, permette salti e capriole.
In Sani! Paolini racconta le tragicomiche conseguenze del suo primo (e unico) incontro con Carmelo Bene nel 1983 che ha cambiato la sua direzione teatrale e subito dopo la contemporanea crisi della guerra fredda che ebbe come protagonista Stanislav Petrov. In rapida successione, passando attraverso memorie più lontane, si arriva alla crisi, al lockdown del 2020. Il racconto iniziale e quello finale, Cattedrale, sono coerenti con il pensiero guida de La Fabbrica del Mondo: non basta avere consapevolezza, in una crisi servono coraggio e immaginazione, perché tornare a prima non si può, desiderarlo è umano ma non è utile, né pratico.
«Sani è un’espressione usata per dare il saluto ai piedi delle Alpi, nella valle del Piave. Viene da Salus, riassume il senso del teatro per questo tempo, un teatro che mette insieme creando ponti. – spiega la compagnia - SANI! è un abbraccio, un augurio, un invito a provarci, un tonico contro la solitudine in forma di ballata popolare. Il punto esclamativo esprime la fiducia nella risposta al saluto degli spettatori. Guadagnarsi quella fiducia, trasmetterla è la sfida di questo teatro fra parentesi».
Acquistabili presso le biglietterie del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara.