Sentiero Bruno
Un docufilm realizzato con l'ultima intervista concessa dal grande Bruno Detassis, poco prima della morte, nel 2008, all'età di 97 anni, che le tante immagini inedite dell’archivio di famiglia e le testimonianze appassionate dei figli Jalla e Claudio hanno trasformato in un ritratto intimo e quotidiano del «Custode del Brenta». Il cortometraggio «Sentiero Bruno» è proiettato sabato 30 maggio circa alle ore 20 al rifugio Altissimo «Damiano Chiesa», presenti Roberta Bonazza (scrittura e regia) e Luciano Stoffella (riprese e montaggio). Durata 29 minuti.
Una giovane giornalista ritorna al rifugio Brentei, ripercorrendo il sentiero con una nuova consapevolezza rispetto ad un incontro avvenuto in passato. Le tracce che la conducono sono quelle di Bruno Detassis, uomo e alpinista che ha trascorso la sua vita nelle Dolomiti di Brenta e che lei, poco prima della sua scomparsa, ha intervistato. Durante la salita intravede nel paesaggio la vita di Bruno, gli affetti, la quotidianità, gli amici, la montagna. Le parole che danno senso al percorso sono quelle dei figli Jalla e Claudio Detassis. Tutto si svolge dentro la montagna, una palestra esistenziale che prepara ad affrontare altri sentieri, non solo di montagna. Questa è l'eredità di Bruno Detassis.
«Sentiero Bruno» (presentato a suo tempo al Trento Film Festival) nasce da un'intervista fatta a Bruno Detassis da Roberta Bonazza e dal desiderio di ripercorrere i passi della sua vita, non solo alpinistica. Un ritratto insolito, per certi versi diverso dall’idea che tutti abbiamo del Bruno vecchio, saggio e con la barba. Un modo per tornare sulle cose, su ciò che resta e fiorisce ogni primavera nel prato ai piedi del Crozzon di Brenta. Per le giovani generazioni come per le vecchie.
organizzazione: Servizio Attività Culturali Intercomunale di Arco e Riva del Garda