Sloi Machine

Quando il diritto al lavoro si scontra con il diritto alla salute. Teatro civile allo stato puro

Teatro di Prosa
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Compagnia Arditodesìo 
Sloi Machine
Con Andrea Brunello
Regia di Michela Marelli
Progetto di Andrea Brunello
Musiche originali di Carlo Casillo
Progetto scenico di Andrea Violato
Disegno luci di Alessandro Bigatti
Testo di Michela Marelli e Andrea Brunello

L'operaio della S.L.O.I. aveva la possibilità di vincere: la paga alla S.L.O.I. era il doppio di quella delle altre aziende e con gli extra fuori busta si faceva jackpot! Il rischio era quello di perdere l'intelletto, la salute, la vita.
Il vero jackpot lo facevano i proprietari della fabbrica. La S.L.O.I. era una delle pochissime al mondo a produrre il piombo tetraetile, l'additivo chimico nelle benzine super. Era troppo pericoloso, nessuno voleva averci a che fare. Andava a ruba.
In ogni litro di benzina che il mondo usava c'era un po' della salute degli operai della S.L.O.I. di Trento. Erano loro le monetine, la fabbrica era una slot machine e i padroni vincevano a mani basse.
Fino al 1978. Un enorme incendio, i depositi del piombo tetraetile lambiti dal fuoco. La città di Trento ha sfiorato l'annientamento.
Nel 1978 solo la morte ha rischiato di fare jackpot.

Lo spettacolo ha ricevuto il supporto del Comune di Trento. È stato in parte finanziato dalla CGIL del Trentino ed è inserito nelle manifestazioni legate al centenario della CGIL - 1906/2006.

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"Ci si emoziona in questo spettacolo, a tratti ci si sente quasi impregnati da quel liquido nero velenoso, sembra quasi di sentirne il profumo di mandorle dolci. E si ride, anche, inaspettatamente: ma è un sorriso amaro, disincantato, di chi cerca una spiegazione a certi orrori, senza trovarla."
Anna Sironi - PERSINSALA

Le mani di Brunello sono eloquenti, non meno della sua voce, il cui tono raramente pretende d'essere espressivo, nel senso di salire verso punte troppo alte. Egli, insomma, racconta agli spettatori come se raccontasse qualcosa in famiglia, con accenti quasi cordiali racconta una storia come tante.
Franco Cordelli - Corriere della Sera

Su una scena nuda, solo un telo di plastica semicircolare che le luci trasformano nelle micidiali cisterne della Sloi, in tuta blu da operaio rievoca con leggerezza e ironia un'intera famiglia legata alla fabbrica. Un bell'esempio di teatro civile, da vedere.
La Repubblica

Un monologo coinvolgente, mai noioso, capace di stuzzicare le coscienze e di far conoscere un altro caso in cui l’uomo è vittima e carnefice del suo destino, di un ambiente ancora una volta denigrato e non rispettato.
Alice Berzi - Teatro.Org

Ci sono storie che si fatica a credere che siano vere. Quella della SLOI lo è. E bisogna andare a teatro, dove tutto è finzione, per ascoltarla.
Mirko Di Martino - Teatroteatro.it

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