Somalia: bersaglio innocente

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Aldeno incontra la Somalia - La Somalia incontra Aldeno

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fotografie di Alessandro Vincenzi
per gentile concessione di Medici Senza Frontiere

Dal 1991 la Somalia è un paese dimenticato. Non ci sono rappresentanze di altri paesi, nessuna compagnia aerea atterra sul suolo somalo. E’ terra di nessuno e di chiunque. Dei centinaia di clan in conflitto, di chi cerca un luogo dimenticato per traffici illeciti, di chi vuole trovare dei disperati da armare per una propria causa. E la popolazione, prostrata da anni di guerra civile, continua a vivere in condizioni spesso drammatiche, cercando di riacquistare pace e dignità. Per sfuggire alla morte, centinaia di migliaia di persone hanno abbandonato le proprie case e si sono in parte riversate nei campi rifugiati. Qui vivono da oltre 15 anni oltre 160mila persone. Imprigionate all’interno dei campi, non possono né lavorare, né uscire. La Somalia è tra gli ultimi paesi nella classifica relativa all’indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite. Il sistema di assistenza sanitaria, insieme a tutti i servizi statali, è collassato. La maggior parte dei medici è fuggito dal paese e, a parte il personale che lavora con le Organizzazioni Non Governative (ONG), nessun medico e nessun infermiere è stato formato in Somalia dall’inizio della guerra. L’unica assistenza sanitaria disponibile pubblica o gratuita è quella fornita dalle poche ONG che lavorano ancora nel paese. Nonostante le immense difficoltà, MSF rimane fermamente convinta della necessità di portare assistenza alla popolazione civile somala all’interno del paese e nei campi che ospitano i rifugiati


organizzazione: Comune di Aldeno - Una Scuola per la vita