Sottobanco

I problemi generare della scuola sono da sempre dibattuti con grande frequenza dai mezzi di comunicazione; ma le variegate personalità e le diverse modalità d'approccio al lavoro dei singoli insegnanti, gli autentici protagonisti di scelte decisive per la formazione e ie stesse vicende private di ciascuno di noi, restano in genere totalmente nascoste agli stessi "utenti" della scuola.
Ce li svela Domenico Starnone, tutt'oggi insegnante, in questa sua attualissima opera, già definita "una delle poche commedie che davvero sanno portare in scena la realtà".
I tratti più significativi delle più disparate personalità, che si ritrovano in genere tra gli insegnanti d'ogni scuola, vi sono tutti raccolti con significativa evidenza.
C'è l'ex prima della classe, felice di ostentare anche nel suo nuovo ruolo scolastico un'efficienza esemplare; l'ex sessantottino affiatatissimo con gli studenti, sempre alla ricerca d'un barlume anche nelle loro svogliatezze; la professoressa sovraccarica di entusiasmi e insicurezze, assillata da vicende personali, cui la necessità d'ogni scelta procura sempre nuove angosce; l'ingegnere un po' yuppy che utilizza l’insegnamento unicamente come secondo lavoro da sbrigare in tutta fretta; il docente avvilito e deluso dal mestiere, avversario di ogni permissivismo, che ha rinunciato a costruire con gli alunni un rapporto non solo cattedratico; un professore di religione che si fa vanto di una modernità solo apparente; e, su tutti, un preside dall'impenetrabile umanità con l'unica vitale preoccupazione che tutti adempiano puntualmente agli obblighi burocratici.
Costantemente presente nei loro discorsi è una scolaresca come tante, la cui ansia di comunicare, nascosta dalle irrequietezza tipiche dell'età, trova nel corpo insegnante rarissimi approdi.
"La Barcaccia", accantonata per una volta la sua predilezione per storie popolari di ampio respiro spettacolare, invita nell'occasione il suo pubblico a veder dipanarsi sulla scena lo spettacolo senza soste della vita, spesso più affascinante, divertente e inquietante d'ogni vicenda inventata.
(Roberto Puliero)