Stella
In Scena / Open///2015: Performance
Serena Osti
Stella
La gente ha la sensazione che la verità sia bella e che la falsità e la disonestà siano brutte. Alcuni credono che il bello sia giusto.
Alexander Löwen
La malattia evoca l’idea della morte. Per questo è umano rifuggirla, tanto quanto provare compassione per chi ha un corpo malato. Stella vuole essere un’occasione per ricordare una particolare forma di emarginazione sociale, quella di chi è costretto a casa da infermità o vecchiaia, attraverso il canto o la semplicità di un gesto quale il dono. Verrà preceduta da un laboratorio che coinvolgerà la classe IIF delle scuole medie Tullio Garbari di Pergine, nel quale gli alunni costruiranno degli spaventapasseri, ispirandosi alla tradizione contadina di questi popolari "scaccia-mali" di buona compagnia dalla figura antropomorfa. Gli spaventapasseri sfileranno poi per le vie della città in un corteo di adulti e bambini, e verranno deposti sulle porte di casa come omaggio alle persone anziane o malate che quella casa non possono lasciare. In collaborazione con il coro Castel Pergine, verranno poi intonati cori della tradizione trentina – tra cui quella degli Stellari - e vecchi canti per bambini.
Stella non è uno spettacolo folklorico né una performance, ma un rito collettivo che vuole celebrare gli assenti per ridare loro voce e memoria, recuperando il senso della comunità.
In collaborazione con la professoressa Marta Scalfo, coordinamento laboratorio didattico, e la professoressa Armida Moser, coordinamento musicale, insieme agli alunni della classe 2F della scuola media Tullio Garbari di Pergine; Antonio Sartori, socio fondatore dell'associazione Amici della Storia e Fotoamatori di Pergine; la professoressa Teresa Natale, ideatrice del laboratorio-atelier sulla costruzione di spaventapasseri; il Coro Castel Pergine diretto da Giorgio Dalmaso; Michela Zucca, antropologa; i cittadini di Pergine.
Serena Osti (1985), artista interdisciplinare, dopo gli studi in design della comunicazione e prodotto industriale, ha assistito vari artisti imparando “a bottega”. Ha sviluppato la sua pratica partecipando a progetti, residenze e mostre collettive, tra cui il Festival delle Resistenze di Bolzano (2015), il Liveworks Performance Art Award di Drodesera (2013) e le Officine dell’Arte di Milano (2011). Si è occupata di gossip, travestimenti, vita di quartiere, alcool e depressione, gioco, rischio, tarocchi, ricordi, informazione, cellulari, spam, noia e bar.
Evento gratuito
organizzazione: Pergine Spettacolo Aperto