Supercontinent - 28 luglio

XXXVII edizione Drodesera

Manifestazioni ed eventi

Ore 20.30

Thomas Bellinck / ROBIN

Simple as ABC #2: Keep Calm & Validate
durata 90’

Simple as ABC # 2: Keep Calm & Validate è il secondo di una serie di lavori che ruotano attorno ad uno dei fenomeni più complessi del ventunesimo secolo: la macchina migratoria occidentale. Nel 2015 Thomas Bellinck, insieme all'artista e scenografo Jozef Wouters, ha realizzato Simple as ABC#1: Man vs Machine, un breve saggio teatrale sulle tecnologie di sorveglianza. Il passo successivo, Simple as ABC # 2: Keep Calm & Validate, è un “musical” che documenta la gestione delle migrazioni digitali. Per la performance, Bellinck ha preso parte a innumerevoli discussioni con chi si occupa direttamente di dati e notizie riguardanti le frontiere europee.

  

Ore 19.30, 20.30, 21.30, 22.30 e 23.30

Riccardo Giacconi e Carolina Valencia Caicedo

Occhiacci di legno 
durata 25’

Occhiacci di legno è un percorso sotterraneo nell’oscurità. 
In una serie di stanze - intese sia come spazi che come strofe - ha luogo una serie di episodi sulla costellazione fra animazione, possessione e robotica. 
Saranno strappati all’oscurità oggetti, documenti, maschere e una figura dormiente.
Una voce registrata accompagnerà la visita: è la voce del cantautore Alberto Camerini, celebre per il suo personaggio che, all’inizio degli anni Ottanta, unì Commedia dell’Arte, teatro di figura e la nascente robotica.

  

Ore 20.00

Francesca Grilli

The Forgetting of Air
durata 60’

Respirare è la prima azione che porta la vita all’essere. La fine del respiro è il segno definitivo della sparizione. The Forgetting of Air è una performance che trova nell’idea di aria, intesa come territorio di scambio, il terreno per una riflessione sugli attuali flussi migratori: il materiale di condivisione tra pubblico e performer è l’aria stessa. In scena, chi ha lasciato il proprio paese a causa dei conflitti, condivide con il pubblico la prossimità e la distanza in uno spazio carico di aria, evidenziata dalla presenza di vapore. Il tempo è segnato dal respiro e dalle sue potenziali interruzioni, contenute in una presenza che rimane. Due rifugiati del luogo sono invitati a unirsi, rafforzando la relazione con il territorio e con il pubblico, che è libero di entrare e uscire dallo spazio.

  

Ore 20.00, 21.00, 22.00 e 23.00

Tania El Khoury

Gardens Speak
durata 45’

Gardens Speak è un'installazione sonora interattiva che contiene le storie di dieci persone ordinarie che sono state sepolte all’interno di giardini siriani. Ogni racconto è stato accuratamente costruito grazie agli amici e ai membri della famiglia del defunto e narra il momento della morte in prima persona. In tutta la Siria, molti giardini nascondono i corpi degli attivisti che riempivano le strade nei primi periodi della rivolta. I defunti proteggono i vivi senza esporli a ulteriori pericoli. I vivi proteggono i morti conservando le loro identità, raccontando le loro storie e non consentendo loro di diventare strumenti per il regime. 

  

Ore 21.00

CollettivO CineticO

Sylphidarium Maria Taglioni on the ground
durata 80’

Sylphidarium eredita gli elementi di peculiarità dei classici per tracciare un percorso che riflette sul rapporto tra narrazione e astrazione, con una formula drammaturgica che ibrida le due dimensioni, sintetizza i principi della storia, traspone eventi in funzioni e ne distilla la simbologia. La storia della danza, attraversando La Sylphide e Les Sylphides, é dunque parte dei contenuti e dell’approccio strutturale di Sylphidarium.
Questo sguardo archeologico si fa corpo nella tradizione del balletto e ne abita le carcasse così come i silfidi vivono e depongono le uova nei cadaveri. Ed è così che viene fatta un’autopsia del balletto, con la stessa curiosità degli scienziati che risalgono all’ora del decesso dallo stadio larvale di questi insetti.

  

Ore 22.45

Jacopo Jenna

Come as you are
durata 45’

Kurt Cobain ha descritto il testo Come As You Are contraddittorio e confuso. Questo progetto coreografico, creato con la collaborazione dell’artista visivo Jacopo Miliani, prende in prestito il titolo della canzone usandolo come invito per il pubblico. Lo spazio semantico del testo della canzone viene decostruito nel lavoro di Miliani sotto forma di immagine e ricollocato sulla scena attraverso la produzione di 20 asciugamani di spugna bianchi e rossi, dove le parole riemergono scomposte in una forma grafica determinando nel movimento una trasformazione di relazioni con le liriche scritte da Cobain. La coreografia si sviluppa in due sezioni traslando forma e assorbendo l’immagine, creando un insieme di danze frammentate in un flusso cromatico nel quale la percezione seleziona un mondo, dove le cose si muovono o sono mosse.

Info e costi: www.centralefies.it

part of: Supercontinent

organization: Centrale Fies