Terra di Nessuno

di Eraldo Baldini

Teatro

Quattro reduci della Grande Guerra, per ritardare il difficile reinserimento nella vita “normale” e per rimanere ancora insieme, affittano un bosco al fine di lavorarci come carbonai. Giunti lassù e isolati dal mondo, si trovano coinvolti in un crescendo di strani accadimenti inquietanti, di situazioni tragiche e inesplicabili che sembrano replicare l'orrore dei terribili giorni delle trincee, e il loro rapporto cameratesco, consolidatosi in tre anni di battaglie e di disagi, di pericolo e di condivisioni, prende a incrinarsi. I Mostri della guerra, cavalieri di un'apocalisse dell'anima, sembrano tornare a manifestarsi implacabili e subdoli, l'uno dopo l'altro: la Paura, la Fame, il Dolore, la Morte.

È la loro mente traumatizzata dalla recente esperienza bellica a trasfigurare la realtà, o davvero in quel bosco si cela un enigmatico e crudele nemico? E oltre quel muro d'alberi, che cosa c'è?
La storia esprime una propria “verità” che si fa però metafora, laddove il messaggio finale è che, come ha scritto Maurizio Maggiani sulla quarta di copertina della prima edizione del romanzo, “dalla guerra non si torna mai, neppure quando può sembrare di essere tornati.”

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organizzazione: "T.I.M. - Teatro Instabile Meano"