Tra i lumini e i fiorellini
di Loredana Cont
La vicenda si svolge nel piazzale antistante il cimitero dove sostano vedove e vedovi, prima di entrare a far visita ai loro congiunti, passati a miglior vita. Seduti su una panchina si confrontano sull’annoso problema dei conigli che hanno invaso il camposanto e che rosicchiano i fiori deposti sulle tombe; (la commedia trae spunto da un fatto vero avvenuto al cimitero di Trento nel 2015).
Col tempo, fra un pettegolezzo e l’altro, nascono anche amicizie e amori, più o meno corrisposti, fra persone alle prese con i propri dolori e le proprie speranze.
In tutto questo trambusto sono coinvolti anche una fioraia, che gioisce al pensiero che i conigli, mangiando i fiori, faranno incrementare le sue vendite, il titolare di un’agenzia vacanze che cerca di propinare i suoi viaggi consolatori agli assidui visitatori del cimitero, il titolare delle pompe funebri che si lamenta del suo funesto ruolo, i clienti che sono disposti a spendere sempre meno e infine un operaio comunale alle prese con compiti sempre più ingabbiati nella burocrazia.
Non mancherà il colpo di scena a ravvivare l’esito della storia.