Tutto

Perché tutto nello Stato diventa burocrazia? Perché tutta l’'Arte diventa commercio? Perché tutta la Religione diventa superstizione?

Teatro
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Sanbàpolis Off

Compagnia Evoè
Tutto
di Rafael Spregelburd
regia Alessio Nardin
con Silvio Barbiero, Emanuele Cerra, Martina Galletta, Gabriella Italiano, Matteo Spiazzi
voce off: Clara Setti
in collaborazione con TEATRO CARTIERA di Rovereto

Perché tutto nello Stato diventa burocrazia? Perché tutta l’Arte diventa commercio? Perché tutta la Religione diventa superstizione? La comicità amara di Rafael Spregelburd si concentra su tre domande: tre situazioni che si susseguono a ritroso nel tempo, risucchiando personaggi e atmosfere in una drammaturgia disarticolata che non trova soluzioni ma pone domande.
Tre episodi, tre piccole storie quotidiane, tre fabule morali. Gli exempla di Spregelburd nella loro semplicità indagano aspetti fondamentali della vita reale e ci interrogano sul concetto di popolo. Che cos’è che in ogni momento ne caratterizza l’identità? Crediamo che essa sia casuale?
Nel primo quadro lo Stato trova la sua più paradossale rappresentazione nella burocrazia. Lo spettatore si trova coinvolto direttamente nelle vicende di un ufficio statale dove in discussione è l’essenza stessa di Stato. Viene così sottointesa una profonda riflessione sul ruolo del lavoro, il valore della proprietà, il peso del denaro. Che cos’è poi lo Stato?
Nel secondo quadro alcuni parenti si incontrano per la cena di Natale, l’apparente euforia dei partecipanti nasconde profonde tensioni e questioni irrisolte che fungono da pretesto per far emergere il tema portante di questo episodio, il delicato legame tra arte e libertà. Nel terzo quadro un bambino ammalato, durante una tempesta, scatena tutti i terrori umani più ancestrali e inspiegabili.

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mercoledì 5/11 ore 17
Prima dello spettacolo, foyer del Teatro Zandonai
Convegno
Classico o Contemporaneo?
Visioni teatrali
La ripresa il 5 novembre di uno spettacolo ‘contemporaneo’ – “Tutto”, di Rafael Spregelburd e messo in scena dalla Compagnia roveretana Evoè!Teatro – nella suggestiva ‘cornice d’epoca’ rinnovata del Teatro Zandonai: quale miglior occasione per interrogarsi intorno a questi due termini – teatro classico e teatro contemporaneo – con cui oggi si classificano spettacoli, artisti, epoche culturali diverse? E soprattutto, che cosa ne pensano i giovani e le realtà teatrali emergenti? L’incontro è una riflessione artistica a più voci sulla propria ‘visione’ di teatro, insieme alla Compagnia Evoè!Teatro e ad altri artisti che lavorano nella città di Rovereto e sul nostro territorio. Condotto da Emanuela Rossini, l’appuntamento vuole essere l’occasione per parlare anche di nuova drammaturgia e di come la traduzione teatrale da sempre faccia da trait d’union tra un’eredità del passato ed il sentire contemporaneo.

parte di: Sanbàpolis Off

organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara