Un amico | Mario Brunello / Virgilio Sieni

All’Auditorium S. Chiara arrivano Mario Brunello e Virgilio Sieni con “Un amico”, omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso

Il progetto vede coinvolti il musicista Mario Brunello e il coreografo Virgilio Sieni, per la prima volta insieme su un palco per rendere omaggio alla musica di Ezio Bosso, straordinario artista e un amico scomparso prematuramente

Sabato 30 novembre, ore 20.30 – Auditorium S. Chiara di Trento

La programmazione di danza 2024/25 curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara prosegue con un appuntamento decisamente interessante e di altissima qualità, capace di riunire due eccellenze del mondo della musica e della danza.

Sabato 30 novembre all’Auditorium S. Chiara di Trento andrà in scena Un amico, progetto che vede coinvolti il musicista Mario Brunello e il coreografo Virgilio Sieni, per la prima volta insieme su un palco per rendere omaggio alla musica di Ezio Bosso, uno straordinario artista e un amico scomparso prematuramente. Lo spettacolo vede la partecipazione al pianoforte di Maria Semeraro.

«…Ezio è stato un amico che mi ha lasciato un segno profondo. Una amicizia in cui la musica è stato il motivo di inizio, ma anche di fine, del nostro rapporto. – scrive Mario Brunello in una sua lettera a Virgilio Sieni - A un certo punto la musica è come impazzita, ha iniziato a parlare una lingua sconosciuta ad ambedue, si è vestita di oro e brillantini e ha cominciato ad ammaliare, a cantare come le sirene, a suonare vorticosamente passando sopra tutto e tutti. Immancabilmente la parte debole esteriore ha avuto gioco facile, scontato. Ci siamo scontrati, divisi e ognuno per la sua strada.

A distanza di dieci anni la Sonata “Roots”, del 2014 che Ezio ha scritto per me, mi manda un richiamo e penso quindi sia il momento di ritentare di farla sentire per quello che è, o per lo meno quello che io sento che è, con radici in Bach, Cage, Messiaen, Paert. Quella di Ezio è una musica pura, onesta, costruita con poche note, ma con un potenziale espressivo nascosto, una carica esplosiva incontenibile, che anche un semplice fiore a pochi petali può avere».

«Il danzare le musiche che hanno compenetrato il legame tra Mario e Ezio restituisce il senso dell’amore, talmente potente da far pensare al corpo come luce. – osserva Virgilio Sieni - Ecco allora che la danza subentra come gesto estremo, come forma d’amore che si crea dal sentirsi in vita. Le danze - duetti, quintetti, assoli - si tramandano la qualità tattile di uno spazio pensato come una spirale, un vortice appunto che, nascendo ogni volta dai dettagli del movimento, si unisce al tutto e viceversa. La natura animale di un corpo sensibile penso che attragga la luce, o meglio, assorbe alcuni bagliori che con chiaroveggenza si fanno largo nel tempo per depositarsi negli strati del gesto per riconoscersi nel grumo vorticoso dell’energia, con silenzio, con respiro, con musica».