Una vita al servizio della patria e della collettività

Convegno

Presentazione del libro

Una vita al servizio della patria e della collettività
del Ten. Cav. PIETRO MORICONI
comandante della Stazione Carabinieri di Levico Terme in pensione
Morlacchi Editore

Intervengono: il prof. ALESSANDRO CESAREO
il Coro CIMA VEZZENA

Il testo, con una prefazione di Alessandro Cesareo, è lo specchio della vita di un uomo che vale la pena conoscere e, dopo averlo conosciuto, avere come anche nel numero degli amici, data la sua esperienza, la sua saggezza e la notevole mole di conoscenze storiche, delle quali egli dispone per esperienza diretta.
Uomo dal volto luminoso, dai tratti nel contempo affabili e signorili, Moriconi trasmette un vigore ed un entusiasmo che ricordano molto da vicino un giovane, a riprova del fatto che l’età spirituale, interiore, e quella anagrafica non sempre coincidono, a tutto vantaggio della prima.
Dalla lettura di queste sue pagine, infatti, emerge non soltanto l’autorevole profilo dell’ufficiale animato da un marcato senso del dovere, dello scrupolo e sorretto e guidato, in tutte le sue azioni, dall’indispensabile dote dell’onestà, intellettuale e morale, divenuta abbastanza rara ai nostri tempi, ma anche, verrebbe però da dire soprattutto, l’uomo, il cui cuore batte, sotto l’uniforme, per ideali di altissimo profilo quali la patria, la famiglia, le istituzioni.
Dall’aprile del ‘66, e dopo tutta una serie di vicende che appassioneranno il lettore, Pietro Moriconi manifesta di trasferirsi a Levico in qualità di comandante della Stazione Carabinieri, laddove avrebbe preso effettivamente servizio il 5 luglio.
È questo forse il periodo più bello, ma anche il più intenso, della lunga e decorosissima carriera dell’autore, in cui le attività legate allo specifico ruolo rivestito ed all’incarico conferitogli vanno ad incontrarsi con una continua, significativa azione di mediazione e di collaborazione con tutti gli altri Enti presenti sul territorio e parimenti interessati alla promozione del cittadino consapevole ed alla tutela dei suoi più importanti diritti, tra i quali l’amor di patria occupa un posto di primo piano, come evidenziano le significative iniziative a ricordo della Battaglia del Basson (agosto 1915) ed alla ricostruzione della Chiesa di Santa Zita sull’altipiano di Vezzena.
Ed è proprio in questo modo, e con queste caratteristiche, che siamo tutti abituati a vedere e a ricordare il Tenente Pietro Moriconi: un uomo comune, sì è vero, un uomo come tutti gli altri, che però ha sempre amato fare tutte le cose in maniera straordinaria, e forse è proprio questo il vero segreto della sua grandezza.