VERBA MANENT. Canto per Ennio De Giorgi
Di e con Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno.
Musiche di e con Marco Schiavone.
Tecnica Graziano Giannuzzi.
Direzione organizzativa Laura Scorrano.
Coordinamento Piermarco Cannarsa con Alessandra Bernardi, Maria Stella Gelli insieme alle segreterie dei partner coinvolti.
Spettacolo di Ura Teatro.
In coproduzione con Dipartimento Matematica dell’Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, UMI Unione Matematica Italiana.
E con la collaborazione di Università del Salento.
L’evento è in parte finanziato dal Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento.
“Non c’è nulla di più barbaro di uno spirito puro”.
Fu la prima cosa che disse Renato Caccioppoli, il grande e tormentato matematico napoletano, ad Ennio De Giorgi, giovanissimo neo laureato che “osò” intervenire durante una sua lezione.
Poi aggiunse “Mi pare che lei sia un’eccezione”, ed entrò nel merito della questione sollevata da Ennio.
Abbiamo cercato di raccontare la genialità di Ennio De Giorgi, uno dei più grandi matematici italiani, nato a Lecce l'8 febbraio 1928.
Ennio De Giorgi non era solo un matematico di fama internazionale, aveva la capacità di sciogliere la complessità di certe teorie con eleganza e semplicità, doti che tutto il mondo accademico gli riconosce tutt’oggi.
E poi c’è la vita di Ennio dove la genialità andava di pari passo con la sua umanità, la sua sincerità e la sua assoluta apertura verso il mondo.
Come lui stesso ebbe a dire a più riprese “La scienza senza la sapienza è nulla”.
Uno spirito puro, questo era De Giorgi, uno spirito che sapeva conciliare la complessità delle sue teorie matematiche con la semplicità e la meravigliosa umanità dei suoi gesti quotidiani. E a noi, burattinai di parole, resta il compito di raccontare, utilizzando un’altra lingua che non è la matematica, ma il gioco del teatro, la bellezza di questo spirito puro.
Intero a partire da Euro 16,50