Veronika Eberle (violino), Oliver Schnyder (pianoforte)

Società Filarmonica Trento Stagione 2009

Veronika Eberle, violino
Oliver Schnyder, pianoforte

L. v. Beethoven
Sonata n. 3 op. 12 in mi bem magg.
L. Janacek
Sonata
R. Schumann
Sonata n. 2 op. 121 in re min

A vent’anni Veronika Eberle è uno dei migliori talenti violinistici emersi recentemente in Germania. Fin dal suo debutto a dieci anni con i Münchener Symphoniker, l’artista è apparsa con le migliori orchestre tedesche, ospite del Festival di Salisburgo assieme ai Berliner Philarmoniker, eseguendo il concerto di Beethoven diretta da Simon Rattle. La sua attività solistica si è andata evolvendo attraverso le collaborazioni con l’Orchestra della Radio di Berlino, le Orchestre da camera di Monaco e Zurigo, la Bamberg Symphoniker e la direzione di Jonathan Nott. Per la musica da camera collabora con i pianisti Lars Vogt e Oliver Schnyder, con i violinisti Christian Tetzlaff e Julia Fischer e il violoncellista Gustav Rivinius.
Veronika Eberle è nata a Donauwöth, nella Germania del Sud, dove ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni per proseguirlo successivamente al Conservatorio di Monaco con Olga Voitova. Ha seguito per un anno gli insegnamenti di Christoph Poppen e dal 2001 frequenta la Hochscule di Monaco nella classe di Ana Chumachenco. Il suo eccezionale talento, l’equilibrio e la sorprendente maturità, sono stati premiati dalla Fondazione tedesca Musicavita
di Amburgo. L’artista ha vinto nel 2003 il primo premio al Concorso Internazionale Yfrah Neaman di Mainz e l’Audience Awards ai Festival dello Schleswig-Holstein. Suona il violino “ex Busch” di Giovanni Battista Guadagnini del 1783 della Fondazione tedesca Musicavita.

Il pianista svizzero Oliver Schnyder è oggi un’artista solidamente sostenuto da un’intensa attività artistica che si esplica ormai in tutta l’Europa, nel Nord e nel Sud America, in Giappone e Cina, dall’ambito cameristico a quello solistico. L’artista è partner dei violinisti Julia Fischer e Stefan Tönz e della violoncellista Sol Gabetta.

Occasione unica, questa in Filarmonica, di ascoltare una delle più grandi giovani violiniste, prima che diventi una stella irraggiungibile.