Via Antonio Pilati 6
Il carcere di Trento in 50 scatti
Si inaugura mercoledì 18 febbraio alle 17.30 a Le Gallerie di Piedicastello (Trento) la mostra “Via Antonio Pilati 6”, cinquanta scatti del fotografo Nicola Eccher sull’ex carcere di Trento. Assieme ad Eccher saranno presenti all’inaugurazione Tiziano Mellarini, assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, Andrea Robol, assessore alla cultura del Comune di Trento e Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. La mostra sarà visitabile fino al 2 giugno 2015.
Via Pilati numero 6 è l'indirizzo dell'ormai ex-carcere di Trento. Si tratta di un luogo importante per la città e per le tante storie che lo hanno abitato. La Fondazione Museo storico del Trentino ha accolto l'idea di trasformare in una mostra fotografica il lavoro di Nicola Eccher. Si tratta di un reportage fotografico che ha fissato nelle immagini in bianco e nero una serie di microstorie. Un racconto ricco di particolari, dove vi è un'esplosione di soggettività, di vissuti, di memorie. Per il Museo si tratta di un primo tassello di un progetto più ambizioso, che riguarda la storia delle istituzioni carcerarie in Trentino. Si parte da Via Pilati, che sicuramente non è il più antico luogo di prigionia, ma possiede una grande forza evocativa in virtù della sua recentissima storia.
L’appuntamento con l’inaugurazione della mostra Via Antonio Pilati 6 è per mercoledì 18 febbraio ad ore 17.30 a Le Gallerie di Piedicastello. Assieme a Nicola Eccher interverranno Tiziano Mellarini, assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile
della Provincia autonoma di Trento, Andrea Robol, assessore alla cultura, turismo e giovani del Comune di Trento e Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino.
Nicola Eccher si occupa da oltre un ventennio in modo professionale di fotografia. Un destino tracciato, in quanto, fin da piccolo, in casa sua si è sempre respirata “aria di fotografia”, una passione paterna geneticamente tramandatasi al figlio. Ha iniziato il suo percorso seguendo il padre nelle sue avventure professionali, imparando le tecniche della fotografia tradizionale e i trucchi del mestiere.
Ha collaborato con vari musei (tra cui il MART di Rovereto), gallerie d’arte e artisti di spicco nel panorama culturale moderno.
Dopo varie sperimentazioni, attualmente si avventura in realizzazioni più artistiche e creative toccando con estrema sensibilità temi sociali importanti, documentando realtà dimenticate all’occhio umano.
Nelle sue fotografie vengono raffigurati con una particolare sensibilità artistica temi complessi che lasciano ad ogni scatto molteplici “chiavi di lettura”: la fotografia si lega quindi indissolubilmente con la ricerca delle emozioni che vengono trasmesse allo spettatore.
ingresso libero
organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino