Viaggio tra i molluschi

Convegno

I curatori della mostra “Dentro la conchiglia. I molluschi alla conquista del mondo”- Osvaldo Negra e Giovanna Lipparini propongono “Viaggio tra i molluschi” un incontro di approfondimento per conoscere meglio il mondo dei molluschi - chi sono, dove e come vivono - e per imparare a classificare i principali gruppi. A conclusione della serata i partecipanti potranno seguire una breve visita alla sezione di biologia della mostra.
Agli insegnanti che parteciperanno a questo e ai prossimi incontri organizzati nell’ambito della mostra “Dentro la conchiglia. I Molluschi alla conquista del mondo”, verrà data la possibilità di certificare la presenza, attraverso un foglio firma. A conclusione del ciclo di conferenze verrà rilasciato dal Museo un attestato di frequenza che potrà essere riconosciuto come aggiornamento disciplinare.

Dentro la conchiglia, attorno alla conchiglia
Tra tutti gli oggetti di natura le conchiglie sono quelli più indissolubilmente legati alla storia dell’uomo, fin dagli albori della civiltà, certamente a causa della loro colorata e intrigante diversità e della loro facile reperibilità, ma forse anche in virtù di quel legame irrisolto tra l’esistenza in vita e la traccia duratura e inalterabile di uno stato biologico compiuto.
Individuate come cibo in tutti i continenti sin dalla preistoria, le conchiglie sono entrate nella vita delle popolazioni costiere e riparie come arnesi, ornamenti, oggetti di scambio, decorazioni, oggetti d’arte e simbolici, legati principalmente alla fecondità. Ed in breve tempo si sono spinte nelle regioni interne, lontane dal mare, dando vita a stupefacenti laboratori per creare oggetti del tutto voluttuari, in epoche in cui nessuna certezza era garantita.
L’interesse verso le conchiglie e gli animali che le edificano, il popoloso phylum dei Molluschi, non è venuto meno nel tempo, se pur a fasi alterne: Aristotele e Plinio, i grandi naturalisti dell’antichità, hanno dedicato ai molluschi migliaia di parole, i Fenici costruivano nuovi villaggi in prossimità dei banchi di murici dai quali estraevano la loro fonte principale di ricchezza, la porpora, i Romani imparavano a coltivare bivalvi a scopo alimentare, tanto per citare qualche esempio. Analoghi episodi avvenivano parallelamente in altri continenti, e la solidità del nicchio permette accurate ricostruzioni di quanto avveniva ovunque “attorno alla conchiglia”. Nell’Europa delle grandi spedizioni geografiche, si riscoprivano le conchiglie come oggetto di studio, grazie anche ai moltissimi campioni portati da “oltre-oceano” e si compilavano testi illustrati, considerati tuttora autentici capolavori. E quando si confrontavano i reperti portati da posti lontani, manufatti di popolazioni che ignoravano la reciproca esistenza, si scopriva che ovunque la conchiglia aveva assunto usi e simbolismi analoghi, se pur con le ovvie variazioni sul tema dettate dai valori culturali di ogni singola popolazione e si può affermare che non esista museo antropologico al mondo dove la conchiglia non appaia indiscussa protagonista.
E la storia continua, con possibili nuovi impieghi, sempre più raffinate interpretazioni dei dati di presenza, continui ritrovamenti di nuove specie e preoccupazione per la loro conservazione.


organizzazione: Museo Tridentino di Scienze Naturali