Visions. Omaggio a Olivier Messiaen

Musica classica

Mondi Sonori 2008
Concerti

Festa europea della musica e MusicArte
In collaborazione con Ministero per i Beni e el Attività Culturali

Visions
Omaggio a Olivier Messiaen nel centenario della nascita
musica, parole, immagini

Laura Di Paolo pianoforte
Simonetta Bungaro pianoforte
Augusto Faggioli voce recitante

Olivier Messiaen (1908-1992)
Visions de l’Amen per due pianoforti
1. Amen de la Création
2. Amen des étoiles, de la planète à l’anneau
3. Amen de l’Agonie de Jésus
4. Amen du Désir
5. Amen des Anges, des Saints, du chant des oiseaux
6. Amen du Jugement
7. Amen de la Consommation

In occasione della Festa europea della Musica, e in relazione all’iniziativa MusicArte, attivata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in tutt’Italia in collaborazione con i Conservatori, il Conservatorio di musica “Bonporti” di Trento, il 21 giugno, alle ore 20.30, alla Sala Filarmonica di Trento, tiene un concerto dedicato a Messiaen, autore del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. Il concerto è dedicato, in particolare, a una delle sue opere più significative e complesse, Visions de l’Amen, per due pianoforti, che sarà eseguita dal duo pianisitico composto da Laura Di Paolo e Simonetta Bungaro, docenti rispettivamente di Pianoforte e di Musica da camera al Conservatorio di Trento. È un’interpretazione che si rende tendenzialmente scenica, per l’intervento di Augusto Faggioli (docente di Arte Scenica al Conservatorio di Trento), voce recitante, inoltre curatore di una partitura di luci per il concerto. L’appuntamento è compreso nel festival Mondi Sonori, sulle musiche del ‘900 e contemporanee, organizzato dal Conservatorio di musica “Bonporti” di Trento, giunto alla XI edizione quest’anno.
Olivier Messiaen scrive le Visions durante la seconda guerra mondiale. È opera musicale e teologica, come altre nella produzione di Messiaen. Vi si esprime una pluralità di significati, musicalmente rivelata, in rapporto alla parola Amen. Sono sette visioni dell’Amen, che è parola piena di risvolti di significati. Può essere il fiato di parola che avvia a creazione, l’atto che muove il tempo e il mondo. Ma anche l’espressione, da parte dell’uomo, di un’accettazione, di un prestarsi interamente all’Altro, a Dio. È anche movimento reciproco, di incontro tra gli uomini, speranza di un’integrazione e di un dono possibile. Speranza di incontrare Dio in un tutto immutabile, in un Paradiso fatto di un Uno immobile. Da quest’idea proviene la concezione di un ciclo di sette pezzi, che propongono la ricchezza polivoca della parola, in una pluralità di approcci. Tuttavia un filo attraversa il ciclo, una costante idea che lo percorre integralmente. Mentre le funzioni dei due pianoforti si dividono il campo. Il primo che affronta le complesse modalità ritmiche e espone gli accordi in grappoli concentrati di suoni, inoltre le figurazioni protese a trasfigurazioni timbriche, anche per i veloci arabeschi. Il secondo, invece, che disegna una linea di monodia che dentro quella materialità timbrica si propone come un filo perlaceo di luce. Come una voce d’umana pronunzia, emotiva, anche potente in casi, mentre è circondata da un intorno rigoglioso di voci naturali, di suadente e straordinaria ricchezza creativa.
È la musica di Messiaen così piena di senso della materialità sonora, ma anche lavorata, perché nel lavoro rivela una luce altrimenti tenuta opaca, e così, invece, è rivelativa di un oltre, di un oltre che si rende vivido e aperto. È slancio estroverso all’Altro. Ascoltare il mondo, la natura, e lì incrociare un modello: di unità, ma anche di estroflessa diversità e apertura. Così la musica di Messiaen. Centripeta, in certi modelli che la guidano e la generano, ma anche cangiante, ramificata, imprendibile. Prende e avvince. Conduce, così, in una dimensione propria, che è di un ascolto particolare, dove l’orecchio è guida per comprensioni vaste e metafisiche.


organizzazione: Conservatorio di Musica "F.A. Bonporti" Trento