Vita al castello. Un salto nel Medioevo
Presso la fortezza di Castel Vigolo, la Compagnia della Selva Milites Silvarum propone una ricostruzione storica della vita comera nel Medioevo: una tenda ospitale, il banchetto dellarmaiolo, la macchina dassedio e combattimenti fanno rivivere atmosfere daltri tempi.
Castel Vigolo, molti secoli fa, ha ricoperto il difficile ruolo di fortezza di una certa importanza e, come tale, ha dovuto sopportare duri assedi con conseguenti ricostruzioni. Esso sorge a guardia della strada, di dice aperta dai Romani, fra Calceranica e Trento. Il castello era senza giurisdizione e serviva ai Vescovi di Trento per tenere a bada gli irrequieti Signori di Caldonazzo. Nei primi anni del Duecento, fu preso ed abbattuto dai feudatari trentini ribellatisi al Vescovo Vanga che nel 1214 lo donò ai vicini di Vigolo. Dopo molte vicissitudini e passaggi di mano, nel 1960, il Castello fu acquistato da privati e interamente restaurato.
Sabato 19 agosto dalle ore 16 alle ore 20.00 la compagnia della Selva Milites Silvarum e il gruppo Les Poulaines presentano una ricostruzione storica della vita nel Medioevo con le professioni di architetto, chirurgo, le tende dei cavalieri, le dimostrazioni di combattimento con spade, tiro con archi, balestre e macchine d'assedio.
La manifestazione apre alle ore 16.00 con la tenda delle Nobili donne e i loro falconieri.
Domenica la ricostruzione storica comincia alle ore 10.00 fino alle ore 19.00.
La Compagnia della Selva Milites Silvarum è formata da una decina di amici che condividono la stessa passione per quel periodo di storia medievale compresa tra lXI° e il XIII° secolo e si propone di studiare, approfondire, riscoprire aspetti della vita feudale e di ricostruirla al meglio con manufatti e oggetti di uso quotidiano, permettendo di riviverla in chiave moderna. La Compagnia fa parte del coordinamento nazionale storico medievale Mille&duecento.
La Rievocazione Storica (nota anche con il termine di "Living History", o storia vivente) è quella disciplina, applicata alla ricostruzione di situazioni ed ambienti - chiusi, all'aperto, in accampamenti o in borghi - con personaggi in abiti storici di qualsiasi periodo, dalla preistoria al secondo conflitto mondiale, che consente, attraverso un corretto modo di proporre la storia, di esercitare un'importante azione didattica e divulgativa qualificata e documentata. Fare 'storia vivente' significa dare 'volto', 'spessore', 'realismo' ed un'anima ai personaggi la cui vita quotidiana si intende ricreare; ciò è possibile soltanto grazie ad una seria e documentata azione di ricostruzione che deve, obbligatoriamente, condurre in primo luogo alla veridicità: veridicità di abbigliamento in ogni suo singolo capo, veridicità negli allestimenti di ambienti o situazioni che si intendono proporre al pubblico, veridicità nel restituire lo spirito di una data epoca