Vorrei essere figlio di un uomo felice

L’odissea del figlio di Ulisse, ovvero come crescere con un padre lontano di e con Gioele Dix

Teatro

Gioele Dix ci regala un un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità: sia essa ignorata, perduta, cercata o ritrovata.

Un viaggio che usa come guida l’Odissea toccando liberamente lungo il percorso autori molto amati e illuminanti legami con la storia familiare dell’attore.

In “Vorrei essere figlio di un uomo felice”,Gioele Dix racconta e approfondisce alla sua maniera una vicenda letteraria e umana fitta di simboli,recitando,raccontando, improvvisando e commentando. Con la sua affilata ironia e pescando dalla sua storia personale e dagli autori che più ama, Dix mette in scena un recital vivace e documentato per affermare il comune destino dei figli: la lotta individuale per meritare l’amore e l’eredità dei padri. Profonda commozione e risate fino alle lacrime sono il risultato di questo lavoro costruito su un equilibrio sottile, che solo un attore in stato di grazia sa mantenere.

All’inizio dell’Odissea, Ulisse è assente e lontano. A Itaca, nessuno sa se sia ancora vivo e se mai farà ritorno.

Persino fra le vette dell’Olimpo regna l’incertezza, e gli dei discutono a lungo sulla sua sorte.Omero, come il più navigato degli sceneggiatori, sceglie di ritardare l’entrata inscena del suo primo attore. E con lui, l’apparizione di personaggi e avvenimenti strabilianti che renderanno indimenticabile il suo viaggio: la maga Circe,il ciclope Polifemo, il canto delle Sirene, la discesa nell ’Ade, gli incantesimi della dea Calipso.

Tutto accadrà – o meglio, verrà rievocato da Ulisse in una sorta di lungo flashback – dal quinto canto in poi.

È forse per questo motivo che i primi quattro canti dell’Odissea sono meno conosciuti e frequentati.

Eppure, in essi si racconta di un altro viaggio, meno spettacolare, ma altrettanto determinante, quello del figlio di Ulisse alla ricerca del padre. Un breve, ma intenso romanzo di formazione in cui il figlio del protagonista prova a uscire dall’ombra e imparare a crescere.

Telemaco parte da Itaca sulle tracce dell’illustre e ingombrante genitore che non ha mai conosciuto, in un lungo itinerario per mare e per terra fitto di incontri rivelatori, il giovane prenderà consapevolezza di sé e del proprio destino. E quando Ulisse e Telemaco finalmente si incontreranno, l’eroe invecchiato e sfiancato da una guerra inutile abbraccerà commosso il giovane uomo cui cedere il suo scettro.

La figura di Telemaco incarna dunque la sorte di tutti i figli costretti a combattere per meritarsi l’eredità dei propri padri.

Costi

INGRESSI SPETTACOLI DI PROSA, DANZA, MUSICA

Intero € 10,00

ridotto € 8,00

Hanno diritto alle riduzioni: 

giovani di età inferiore agli anni 25

adulti oltre i 65 anni

iscritti all’università della terza età e del tempo libero 2019/2020 di Brentonico.

VENDITA BIGLIETTI - Presso il teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 20.00 alle ore 21.00.

Informazioni sulla prevendita

PREVENDITA BIGLIETTI 

presso gli sportelli delle casse rurali del trentino, a partire dal 13 gennaio 2020 

acquista on line


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino