Ziganoff Jazzmer Band

Musica jazz

Dolomiti Ski Jazz

Ziganoff Jazzmer Band
Rossana Caldini (violino)
Renato Morelli (fisarmonica & chitarra)
Hannes Petermair (tuba & susaphono)
Manuel Randi (chitarra & clarinetto)
Christian Stanchina (tromba & flicorno soprano)
Fiorenzo Zeni (saxsoprano & clarinetto)

Dal klezmer al jazz lungo la route tzigane

Recuperare i legami perduti fra la musica klezmer, il primo jazz, e lo swing zingaro manouche.
Questa è l’idea di fondo, alla base della jazzmer band Ziganoff, un progetto di Renato Morelli.
Il progetto prende il nome dall’emblematica figura di Mishka Ziganoff, fisarmonicista zingaro di lingua yiddish, nato ad Odessa, emigrato a New York, dove lavorò con formazioni klezmer e jazz, e dove incise nel 1919 il brano “koilen”, considerato un prototipo melodico di Bella ciao.
Il Klezmer - musica popolare degli ebrei ashkenaziti dell’Europa centro-orientale - ha tramandato fino ad oggi una singolare contaminazione di repertori tradizionali romeni-polacchi-russi-ungheresi-balcanici, nonostante le vicissitudini sofferte da questa minoranza per l’ostilità di imperatori, papi e zar.
I Klezmorim hanno attraversato più volte i confini di tre imperi (austro-ungarico, zarista, ottomano), condividendo spesso il destino degli zingari, compresa la tragedia della Shoah; non a caso sono due comunità che nel tempo hanno saputo creare un sodalizio umano-musicale fra i più tenaci e prolifici dell’Europa sud-orientale.
Per fuggire da pogrom e persecuzioni, alcuni musicisti klezmer e zingari sono emigrati in America all’inizio del ‘900, proprio nel periodo che ha visto la nascita del primo jazz: una nuova contaminazione musicale sviluppatasi nell’ambito della comunità afromericana ma anche – come è ormai riconosciuto – con il contributo determinante di emigranti europei, compresi ebrei e zingari.
Dalla comunità ebraica provengono ad esempio artisti come George Gershwin (Jacob Gershowitz), Leonard Bernstein, Benny Goodman ecc.
In ambito zingaro un contributo particolarmente significativo è rappresentato dal jazz manouche (o gipsy jazz), legato alla leggendaria figura di Django Reinhardt, che ha reso possibile l'unione fra la tradizione musicale zingara del ceppo manouches (sinti francesi) ed il primo jazz americano.
Un’altra figura leggendaria, anche se molto meno nota, è appunto quella di Mishka Ziganoff, fisarmonicista zingaro, cristiano, di lingua yiddish, nato a Odessa, emigrato all’inizio del ‘900 a New York dove lavorò come musicista jazz e klezmer. Oltre che per il suo virtuosismo Ziganoff è noto per la sua incisione nel 1919 del brano “koilen”, considerato un prototipo melodico di Bella ciao.
Una figura emblematica dunque, che rappresenta un ideale fil rouge non solo fra la musica klezmer, il jazz e lo swing manouche, ma anche con le nostre stesse radici musicali.