Orchestra Haydn - Stagione sinfonica 2018/19

La nuova stagione sinfonica 2018/2019, secondo il direttore artistico Daniele Spini, sarà un “cammino attraverso tre secoli di musica” che dal primo Settecento di Johann Sebastian Bach percorrerà un grandioso viaggio verso il Decadentismo e la modernità. 

Nel settimo concerto di questa stagione il direttore principale Arvo Volmer accosterà due grandi, Robert Schumann e Johannes Brahms: un ideale passaggio del testimone fra la stagione alta del Romanticismo, erede del classicismo viennese, e l’avvio del lungo grandioso viaggio verso il Decadentismo e la modernità.

Quasi una cerniera fra i lavori più antichi e quelli più recenti del programma, che spazia dal primo Settecento di Johann Sebastian Bach alle novità di Roberto David Rusconi e Andrea Battistoni.

Ecco dunque il maggior repertorio classico-romantico, con Joseph Haydn (il suo capolavoro oratoriale, La creazione, ci vede uniti a uno dei complessi più gloriosi della musica europea, il Bach-Chor di Monaco), Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Felix Mendelssohn. Poi il secondo Ottocento, ancora con Brahms e con il grande rivale Anton Bruckner, e Max Bruch con il suo amatissimo Concerto per violino. Dopo ancora, la vicenda animata e fascinosa che lega tardo Romanticismo e Novecento storico: con Hans Rott, eccezionale precursore di Gustav Mahler, Anton Webern, Richard Strauss, Béla Bartók, Igor Stravinskij, Alban Berg, Manuel de Falla.  Queste musiche sono affidate a direttori di grande valore: due italiani ancor giovani ma ormai celebri e ammirati in tutto il mondo, Michele Mariotti e Andrea Battistoni, a interlocutori preziosi già comparsi davanti ai nostri pubblici come Yves Abel, Benjamin Bayl e Darrell Ang, a nuove conoscenze come Stanislav Kochanovski, Hansjörg Albrecht, Min Chung e Kolja Blacher direttore e solista al tempo stesso.

Ospiti solisti celeberrimi come Ian Bostridge, Jean-Efflam Bavouzet e Karl Leister, oltre a due pianisti vincitori del premio Busoni, Roberto Cominati primo premio nel 1993 e Ivan Krpan, laureato nell’ultima edizione; è impegnato il primo clarinetto dell'Orchestra Stefano Ricci affiancato da Andrea Cesari, fino a pochi mesi fa primo corno dell'Orchestra, e il fagottista Paolo Carlini, destinatario del pezzo nuovo di Battistoni, e giovani come la violinista Alexandra Soumm e la violoncellista Miriam Prandi. Così come giovani e bravissimi sono il direttore Niklas Benjamin Hoffmann e il pianista Dmitry Shishkin, in visita nella stagione orchestrale con una vecchia amica, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano.

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