Sei corde per Trento 2020
Con la lezione concerto di Flavio Cucchi, chitarrista e didatta, riconosciuto alfiere della scuola chitarristica fiorentina, prende il via mercoledì 6 febbraio alle ore 18 nell’Aula Magna del Conservatorio in Via San Giovanni Bosco, la settima edizione del Festival “Sei corde per Trento”, promosso dal Conservatorio Bonporti ed ideato da Norma Lutzemberger, ivi titolare della cattedra di chitarra. “La manifestazione - sette appuntamenti di qui al 5 giugno - come spiega Norma Lutzemberger – ha naturalmente lo scopo di puntare l’attenzione sullo strumento, sulla sua letteratura, la didattica e l’organologia. Viene presentata la chitarra in forma solistica, nella musica da camera e nei suoi precedenti storici, il liuto e la vihuela, grazie alla collaborazione con personaggi illustri del mondo concertistico e didattico italiano. L’obiettivo principalmente educativo del festival ne caratterizza la struttura, che alterna a momenti concertistici, per altro sempre proposti in forma di lezione-concerto, autentiche master class di volta in volta indirizzate all’approfondimento di capitoli del territorio chitarristico. Così quest’anno sarà Emanuele Segre ad individuare gli ultimi esiti della ricerca interpretativa attorno agli studi per chitarra dell’Ottocento, obbligatori nei programmi di lavoro per la chitarra e per altro sempre meno amati dagli studenti, mentre Paolo Cherici avrà il compito di approfondire il background rinascimentale e barocco”
Studenti che naturalmente sono i destinatari principali della manifestazione.
“Certamente ed in particolare ci rivolgiamo tanto agli studenti laureandi al Conservatorio nonché ai più giovani frequentanti i percorsi accademici con lezioni magistrali e momenti divulgativi, dove incontrarci, come per il passato, pure con gli allievi delle scuole musicali trentine, che partecipano con entusiamo all’iniziativa. Nella sua realtà poi squisitamente interpretativa il Festival raggiunge una fruizione assai più vasta, anche grazie alla collaborazione con la Filarmonica di Trento e Rovereto, coinvolgendo un pubblico di appassionati cultori dello strumento, nonché di curiosi sicuramente attirati dalla qualità degli interpreti e dalla possibilità di ascoltare anche i giovani laureandi, cui riserviamo sempre uno spazio concertistico”
Tra le novità di quest’anno un pomeriggio riservato ai liutai italiani che presenteranno i loro strumenti.
“Anche la scelta dello strumento fa parte di un itinerario di crescita. Così per attivare scelte più consapevoli 12 liutai italiani faranno ascoltare il frutto del loro alto artigianato e sarà possibile effettuarne confronti dal vivo”
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