19 Luglio 1985. Una tragedia alpina

Uno spettacolo teatrale e una mostra per riflettere sulla tragedia di Stava

[ Centro servizi culturali Santa Chiara]

L’impossibilità di rappresentare la tragedia accaduta in Val di Stava e la scelta di concentrarsi sull’aspetto emotivo e sull’impatto e i segni che la valanga ha prodotto nel paesaggio: scaturisce da quest’idea 19 luglio 1985. Una tragedia alpina, spettacolo di OHT, realtà teatrale trentina che si è distinta a livello nazionale. Lo spettacolo, che sarà accompagnato da una mostra dedicata all’evento, inaugurerà quest’anno sia la rassegna Grande Prosa, sia le Altre Tendenze del Centro servizi culturali Santa Chiara. Una scelta tesa a sottolineare il legame tra le diverse forme e possibilità del teatro e la capacità della scena di farsi luogo di riflessione attorno ai grandi temi del contemporaneo.

Scritto e diretto dal regista trentino Filippo Andreatta, con il supporto drammaturgico di Marco Bernardi e la musica di Davide Tomat, lo spettacolo è una coproduzione di OHT Office for a Human Theatre, del Centro Servizi Culturali S. Chiara e di Romaeuropa Festival.

Ripercorrere la storia per non dimenticare: si parte da qui, da quando alle 12:22:55 del 19 luglio 1985 una colata di fango travolge la Val di Stava e l’intero paesaggio alpino. Circa 180.000m³ di fango biancastro travolgono violentemente l’abitato di Stava ad una velocità di 90km/h spazzando via tutto in appena 7 minuti: alberi, case, persone, alberghi, strade. Tutto.

Come rappresentare l’irrappresentabile?
Un fantasma, un lavoro attorno e sul vuoto, unico protagonista sonoro il coro della tradizione classica, che si muove verso lo spettatore evocando la tragedia della valanga. Il teatro diventa ancora una volta luogo in cui incontrarsi con se stessi e riflettere sulle regole costanti del nostro vivere. “Dobbiamo capire che c’è un limite al concetto di crescita, un limite alla nostra azione, nella convinzione che solo collettivamente si ottengono risultati”, spiega in tal senso il regista.

La rappresentazione teatrale è arricchita da una mostra intitolata “Stava, 19 luglio 1985”, allestita presso lo Spazio Archeologico S.A.S.S. Tale progetto ripercorre le diverse componenti della tragedia, riprendendo i contenuti del percorso didattico realizzato dalla Fondazione Stava 1985 presso il Centro “Stava 1985”, a Stava, e accompagnandoli con alcune tra le immagini più toccanti e iconiche raccolte dall’archivio fotografico di Dino Panato, prezioso testimone sul campo di quel terribile 19 luglio, grazie alla collaborazione del figlio Daniele. 

Si segnala che, al termine di ognuna delle recite teatrali (il 7, 8, 9 e 10 novembre) è prevista l’apertura straordinaria del S.A.S.S., con ingresso gratuito alla mostra riservato al pubblico del teatro.


30/10/2019

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