#7. Percorsi trentini

Professionisti e dilettanti

Giovanni Pedrotti, “Vezzene – Paesaggio. Rino Carrer”, 8 agosto 1903, stampa alla gelatina cloruro d’argento, 14,3 x 10,9 cm [ @AFS, Soprintendenza per i beni culturali, Provincia autonoma di Trento]

Per tutto il XIX secolo (e oltre), il Trentino non espresse scuole e corsi specializzati in materia di fotografia.
Dopo l’apprendistato presso il fotografo itinerante Ferdinand Brosy, Giovanni Battista Unterveger si era perfezionato attraverso lo studio dei primi manuali, i contatti con chimici e farmacisti, la sperimentazione assidua (leggi di più).
Il figlio Enrico si distinse tra i fotografi trentini della sua generazione per la moderna formazione specialistica ricevuta da Josef Maria Eder presso l’ateneo viennese e completata in Baviera, dove si appropriò tempestivamente della tecnica della fototipia. Per la maggior parte, i professionisti attivi a cavallo tra Otto e Novecento avevano appreso il mestiere a bottega, privilegiando le competenze necessarie per soddisfare le richieste della clientela.

Diverse furono le strade percorse dalla pattuglia degli appassionati dilettanti, autodidatti, che si fece sempre più numerosa a partire dagli anni Ottanta, in rapporto con la diffusione dei nuovi materiali secchi alla gelatina. Seppure occasionale, la loro produzione, svincolata dalle esigenze commerciali, poté svilupparsi liberamente, in forme più personali e soggettive.

I rapporti tra fotografia professionale e amatoriale, tuttavia, furono continui e frequenti; ne resta traccia, in particolare, con riguardo al contesto delle élite raccolte attorno alla Società degli alpinisti tridentini (SAT).
In questo clima maturò l’appello che Giovanni Battista Trener pubblicò nel 1899 sulle pagine della rivista “Tridentum”; l’articolo, intitolato Per lo studio di casa nostra. L’illustrazione fotografica del Trentino, proponeva una serie di temi, dalle “Forme geografiche” agli “Usi e costumi (Folklore)”, auspicando una documentazione esaustiva dei paesaggi e dell’assetto socio-economico del Trentino e assegnando alla fotografia amatoriale, se ben indirizzata e disciplinata, un ruolo prezioso - seppure strumentale - di supporto delle scienze umane e naturali.

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Fotografia e alpinismo
I fratelli Garbari

Nel corso dell’Ottocento, sotto la spinta economica e culturale delle borghesie europee, la montagna, percepita a lungo come ‘altrove’ temuto e inaccessibile, si era trasformata in luogo di villeggiatura, di indagine scientifica, di sfida sportiva, di rivendicazione nazionale. In questi processi la fotografia giocò un ruolo non marginale, come attestano la vicenda della SAT e in particolare il disegno di documentazione delle alte quote perseguito dai fratelli Garbari. Leggi di più

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Il "Trentino in posa" di un gentiluomo fotografo
Giovanni Pedrotti tra cronaca e ambizioni formali

Come i Garbari, ai quali lo avvicinarono anche gli interessi botanici e per l’arte dei giardini, Giovanni Pedrotti, esponente di spicco della ricca e colta borghesia che sosteneva gli ideali d’italianità del Trentino, coltivò la passione della fotografia. Leggi di più

 
Per approfondire

  • Floriano Menapace, Storia documentaria della fotografia nelle città di Trento e Rovereto (1839-1915), in Una storia per immagini. La fotografia come bene culturale, catalogo della mostra a cura di Floriano Menapace, Trento 1996, pp. 23-51
  • Floriano Menapace, Giuseppe Garbari. Fotografie di montagna: 1893-1895, catalogo della mostra a cura di Floriano Menapace, Trento 1998
  • Alessandro Galvan, La fotografia e gli studi storici di Enrico Unterveger, tesi di laurea, relatore Angelo Maggi, Università degli Studi di Trento, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2009/2010
  • Stefania Lucchetta, Lo sguardo obiettivo. Giovanni Battista Unterveger e l'illustrazione fotografica del territorio, Trento 2013, pp. 123-127
  • Trentino in posa. Fotografie di Giovanni Pedrotti alla vigilia della Grande Guerra, a cura di Laura Dal Prà, Katia Malatesta, Trento 2014

Risorse online

In collegamento con l’iniziativa del 2014 Trentino in posa, la ditta Wasabi s.n.c. ha realizzato il documentario L'occhio borghese. Il Trentino alla vigilia della Grande Guerra nella fotografia di Giovanni Pedrotti, per la regia di Luciano Happacher e Michele Moser, di cui si consiglia la visione.

Katia Malatesta

12/04/2020

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