L'ex orfanotrofio che si riempie di musica

Trento salvata 1: Scuole Crispi

[ G.B.Unterveger, “Interno dell’Orfanotrofio Sartori-Crosina in Trento”, 1869 post, stereoscopia su carta all’albumina, 8,7 x 17,8 cm. AFS, Fondo Studio Bibl.Adige]

Sette anni di lavori, poi lo squillo della campanella.
Nel settembre del 2014, lo storico edificio delle scuole Crispi in via San Giovanni Bosco ha riaperto le porte alle classi elementari e medie e agli studenti del Conservatorio Bonporti.

Alle spalle una storia lunga 150 anni, iniziata intorno al 1860, quando la civica Congregazione di Carità, grazie ai precedenti lasciti del barone Simone Felice Crosina e di Bartolomeo Sartori, affidò all’architetto abruzzese Angelo Milesi il progetto di un grande orfanotrofio maschile in pietra calcarea, eretto tra il 1865 e il 1869 in linea con il fronte meridionale di piazza Fiera. Allora la corte interna era delimitata da un porticato e da un loggiato a balaustre. Furono tamponati entrambi nel 1927-1928, quando il complesso divenne scuola elementare, con la nuova dedica a Francesco Crispi.

Il recente restauro conservativo, realizzato dal Comune di Trento con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, ha restituito alla città una delle sue scuole storiche, portando alla luce alcuni eleganti ornati ottocenteschi. Un intervento esemplare, che ha riempito di musica l’antico orfanotrofio e l’ha arricchito di un auditorium, di un parcheggio interrato e di una palestra, scoprendo i resti di uno degli antichi argini del Fersina, che in passato scorreva fuori delle mura urbane, poco oltre la piazza.

FC KM


22/02/2017