La piccola patria di Giovanni Pedrotti

Paesaggi e società del Trentino di inizio Novecento

 

Mostra
[ © Archivio fotografico storico provinciale, Trento]

Sarà lo sguardo di Giovanni Pedrotti, facoltoso gentiluomo con la passione della fotografia, ad accompagnare i visitatori alla scoperta del Trentino di oltre cento anni fa, protagonista della nuova mostra in programma a Castel Belasi dal 1° giugno al 27 ottobre 2024.

Con una ricca selezione di 122 immagini storiche, l'iniziativa, frutto della felice collaborazione tra l'Unità di missione strategica soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento e il Comune di Campodenno, prosegue il percorso che da tre anni valorizza il maestoso complesso all’imbocco della Val di Non anche come centro di storia e cultura fotografica.

Nei decenni a cavallo tra Otto e Novecento, Giovanni Pedrotti (1867-1938), esponente di spicco della più facoltosa borghesia liberale, partecipò attivamente alla vita culturale e politica dell’allora “Tirolo italiano” aderendo al movimento irredentista, da lui sostenuto anche attraverso la vasta attività pubblicistica e la lunga presenza nella Società degli Alpinisti Tridentini (SAT), della quale fu successivamente socio, membro di direzione, presidente.

I molteplici impegni pubblici non gli impedirono di dedicarsi alla fotografia, coltivata con assiduità soprattutto tra il 1899 e il 1914, quando dovette riparare nel Regno d’Italia, allo scoppio di un conflitto che diventerà mondiale, per evitare l’arresto da parte delle autorità austriache. 

Le oltre 3000 fotografie che gli sono riconducibili all’interno dell’Archivio fotografico storico provinciale di Trento, pur lontane dalle tensioni che ispirarono la sua militanza politica, restituiscono un’appassionata immagine della “piccola patria” trentina, attraversandone le diverse vallate e fornendo elementi preziosi e insostituibili per lo studio di molteplici aspetti di vita ormai perduti.

In mostra, l'immagine del territorio com'era prima delle grandi trasformazioni novecentesche si intreccia dunque con un articolato spaccato di società e con un seducente “autoritratto di classe” che include svaghi e piaceri al tramonto della Belle Époque, senza però dimenticare i quotidiani sforzi di rivendicazione dell'italianità del Trentino.

Gli ingrandimenti dalle lastre e dai positivi originali di Giovanni Pedrotti permettono inoltre di apprezzare l'opera di un dilettante aggiornato e guidato da consapevoli ambizioni formali.

La sua produzione si colloca ancora per intero nell’ambito del bianco e nero, ma le sue stampe esibiscono un’esuberante gamma di colorazioni, ottenuta attraverso variati viraggi, che rivela un occhio sensibile ai valori cromatici, in sintonia con le contemporanee ricerche pittorialiste.

L'iniziativa, a cura di Katia Malatesta, è una rivisitazione della mostra "Trentino in posa. Fotografie di Giovanni Pedrotti alla vigilia della Grande Guerra", allestita a Trento nel 2014 con il coordinamento di Laura Dal Prà.

Nell'ambito del percorso sarà riproposto il documentario "L'occhio borghese. Il Trentino alla vigilia della Grande Guerra nella fotografia di Giovanni Pedrotti", realizzato dalla ditta Wasabi s.n.c. per la regia di Luciano Happacher e Michele Moser.

Costi

Tariffe di ingresso:
Ticket unico per visita al castello e alle mostre temporanee
Intero € 6
Ridotto € 3: minori di 18 anni; possessori biglietto d’ingresso MUSE – Museo delle scienze di Trento
Gratuito: minori di 4 anni; soggetti diversamente abili con accompagnatore; stampa, dietro presentazione tessera dell’ordine o della testata; residenti comune di Campodenno; possessori membership card MUSE – Museo delle scienze di Trento; possessori Trentino Guest Card
Gruppi (minimo 15 persone): tariffa ridotta € 3
Aperture gratuite: ogni prima domenica del mese
Visite guidate gratuite al castello e alle mostre: ogni domenica ore 16:00

Per visitare il castello nelle giornate di apertura ordinaria non è necessaria la prenotazione.
Il biglietto di ingresso potrà essere acquistato direttamente al castello.

Accessibilità:

Il percorso di visita è accessibile alle persone diversamente abili

Come arrivare:
In auto: All’uscita del Casello Autostradale Mezzocorona-S.Michele All'Adige A22, imboccare la SS43, svoltare a sinistra all’altezza di Cressino e poi seguire le indicazioni per la vicina frazione di Segonzone e il castello.
Distanza in auto dal capoluogo Trento: 30 min. circa.
Parcheggio auto gratuito in loco.
I pullman devono parcheggiare nella piazza di Segonzone.