Palazzo Eccheli Baisi - Chiesa dei SS. Pietro e Paolo | Giornate FAI d'Autunno 2024
Brentonico, situato a cavallo tra il solco lagarino dell'Adige e il bacino del lago di Garda, ai piedi del monte Baldo, per questa posizione ha avuto grande importanza per il controllo del territorio ma anche per le risorse presenti in esso, e perciò una lunga storia.
Divenne una pieve, della diocesi di Verona, attestata nel 1145, ma con un edificio di culto fin dall'età altomedievale, edificio che nella sua secolare vita ha subito parecchie modifiche fino all'odierna chiesa dei Santi Pietro e Paolo: tracce delle fasi della chiesa pievana sono visibili in alcune parti dell'attuale complesso. Questo, benché la prima sicura citazione sia del 1221, oggi si presenta in forma tardo rinascimentale, dopo essere sicuramente passato nei secoli precedenti attraverso una struttura romanica; ma l'interessante presenza di una cripta ben conservata dedicata a s. Giovanni Battista rivela l'esistenza di un edificio di culto, battesimale, forse il più antico del Trentino, addirittura di età carolingia.
L'attuale chiesa è arricchita da numerose opere d'arte soprattutto sei-settecentesche, e in particolare i suoi numerosi altari di pregiato marmo sono segno sia del benessere diffuso sia delle cave di marmo della zona di Castione. Un esempio del benessere raggiunto da alcune famiglie si può vedere attraversando la piazza a fianco della chiesa e osservando e visitando il palazzo Eccheli Baisi. Esso fu dalla fine del XVI secolo l'abitazione della famiglia Eccheli, trasferitisi a Brentonico dalla zona di Ala per gestire le miniere di celadonite (Verde di Brentonico o di Verona), altra risorsa del monte Baldo, a circa 1200 metri d'altitudine sopra il paese. Arricchitasi notevolmente con questa attività, nel 1790 la famiglia ricevette il titolo nobiliare di conti del Sacro Romano Impero. Per celebrare l'evento, il palazzo fu rinnovato e decorato nella facciata dal bel portale e soprattutto nell'interno, ricco di affreschi. Spicca la scelta del color verde per ricordare la fonte della crescita economica e sociale della famiglia. Nel 1840 la residenza fu acquistata dalla famiglia Baisi, allevatori e salumieri, che vi stabilì un negozio. Dal 1984 l'edificio appartiene al Comune di Brentonico, il quale, dopo un accurato restauro, lo ha reso un centro culturale.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Su un verdeggiante altopiano che da ottobre si tinge di caldi colori, a 700 metri d'altitudine, ai piedi dei 2000 metri dell'Altissimo del monte Baldo, detto "Hortus Europae" per la sua biodiversità, Brentonico ha una più che millenaria storia così da svilupparsi attorno ad una pieve attestata già nel 1145, ma ora in forme rinascimentali pur con una cripta la cui origine affonda nel medioevo, la chiesa dei ss. Pietro e Paolo, ricca di marmi delle cave locali. Queste e altre ricchezze del territorio hanno arricchito famiglie che nel tempo hanno costruito bei palazzi, come l'Eccheli Baisi, che manifesta nel verde dominante la fonte delle ricchezze dei proprietari, i giacimenti di celadonite, e nei diffusi affreschi mitologici e trompe l'oeil il gusto artistico dei conti del Dosso e della Viana. I volontari del FAI vi accompagneranno nella visita mentre Brentonico vi offrirà i prodotti della montagna e i menù della tradizione!
Gruppo FAI Rovereto e Vallagarina
LUOGO SOLITAMENTE CHIUSO
Luogo solitamente chiuso, sede di una istituzione o di un ente
Visite a cura di
Volontari e Volontarie Gruppo FAI Rovereto e Vallagarina, Associazione Guide e Accompagnatori Turistici del Trentino
In caso di particolare affluenza l'ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Durata visita
60 minuti