Operista

"...il senso del teatro? Mi sono accorto dopo di possederne” confessa con candore l’autore.

mentre per l’osservatore di teatro musicale italiano Chailly va considerato uno dei pochi compositori in cui l’istinto drammatico è innato e autentico. Una vocazione piena. Pucciniana per la spregiudicatezza nell’impiego dei gesti musicali giusti (quelli che "fanno teatro", creano tensione e enfasi narrativa, dotati cioè di natura drammaturgica), per la naturalezza, la sfrontatezza quasi nell’ostentazione dell’eclettismo linguistico (i riferimenti confessati sono: Stravinskij, Hindemith - e Gian Francesco Malipiero - per l’orchestra, Pizzetti per il favore dato al declamato), per l’intraprendenza nell’appropriarsi di tematiche rappresentative moderne, inseguendo un’idea di teatro che racconta, seppure legato a fascinazioni inquiete...

Angelo Foletto, "Dino Buzzati, Lucinao Chailly e il teatro musicale: creare mondi fantastici, provocare emozioni", Palermo 1994

Opere Principali:

Opera

Ferrovia soprelevata

Una domanda di matrimonio

Il canto del cigno

La riva delle sirti

Procedura penale

Il mantello

Era proibito

Vassiliev

Markheim

L'idiota

Sogno (ma forse no)

Il libro dei reclami

La cantatrice calva

L'aumento

Balletto

Fantasmi al grand hotel

Il cappio

L'urlo

Shee

Anna Frank