Ecomuseo del Vanoi
Nel Vanoi l’Ecomuseo ha organizzato i siti a partire dall’individuazione di 7 temi: l’acqua, il legno, l’erba, la pietra, il sacro, la mobilità, la guerra
L’Ecomuseo del Vanoi è:
un museo dello spazio, diffuso ed esteso a tutto l’ambiente, al paesaggio, ai luoghi e alle attività umane, alla cultura materiale e spirituale, agli spazi da riconoscere e vivere quotidianamente.
un museo del tempo, che dal passato dell’uomo in questo territorio, lo segua nel presente, aprendosi al futuro, riconoscendo la continuità della storia, le trasformazioni e le evoluzioni possibili.
un museo della comunità, uno specchio nel quale la popolazione si guarda per riconoscersi, dove cercare i valori del territorio a cui è legata, porgendolo ai suoi ospiti per farsi meglio comprendere nel rispetto del suo lavoro e delle sue identità.
un museo dei saperi, ancora presenti nelle attività, nei mestieri e nelle conoscenze conservate nella memoria viva e nella maestria di molti abitanti, ancora recuperabile come risorsa lavoro e riproponibile in nuove forme creative ed imprenditoriali.
Istituito nel 1999, l’Ecomuseo propone annualmente un calendario d’appuntamenti e si è dotato di un progetto pluriennale d’attività.
Nel 2002 è stato ufficialmente riconosciuto dalla Provincia Autonoma di Trento.
Come è nato l’Ecomuseo
L’Associazione “Verso l’Ecomuseo del Vanoi” nacque alla fine degli anni novanta con l’avvio di una serie di progetti volti alla restituzione della memoria di una comunità che abitando un territorio ha lasciato indelebili tracce del suo passaggio.
Fra i vari progetti (finanziati anche grazie fondi europei) : il restauro degli affreschi murali, che adornano tutt’oggi molte facciate di antiche abitazioni in valle, il censimento e il restauro dei “Cristi” i crocefissi e delle loro edicole, spesso erette nei luoghi che la popolazione era solita percorrere durante le quotidiane attività legate al lavoro agricolo.
Un progetto cardine per il nascente Ecomuseo fu l’istituzione del Sentiero Etnografico del Vanoi, nel territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, non a caso fra i promotori assieme al Museo degli Usi e Costumi della gente trentina.
Le tappe
ottobre 1997 – L’Amministrazione comunale di Canal San Bovo e l’Ente Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino stipulano un’apposita convenzione, volta all’istituzione, alla formazione e alla gestione dell’Ecomueso del Vanoi.
novembre 1999 – Il consiglio comunale di Canal San Bovo, riconosce sul proprio territorio l’esistenza dell’Ecomuseo del Vanoi, inteso quale museo dello spazio, del tempo, della comunità e dei suoi saperi.
autunno 1999 – Trentacinque soci fondatori, tra cui istituzioni, enti e associazioni danno vita all’Associazione Ecomuseo del Vanoi: finalizzata alla valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale della Valle del Vanoi attraverso l’organizzazione di un calendario di attività annuali e la gestione dei centri informativi allestiti, o in via di allestimento, sul territorio.
dicembre 2001 – Il Comune di Canal San Bovo presenta alla Provincia Autonoma di Trento la domanda di riconoscimento dell’Ecomuseo, ai sensi della L.P. n. 11, del 21.11.2000, ottenendolo a maggio 2002.
2002 – L’Ente Parco ultima i lavori di ristrutturazione degli edifici di Pradi de Tognola, della costruzione segheria alla veneziana di Valzanca e dei circa 25 km di itinerari percorribili e piedi del Sentiero Etnografico del Vanoi.
2004 – esce la pubblicazione Guida al sentiero etnografico del Vanoi accompagnata dalle mappe.
2009 – 2011 – l’Ecomuseo del Vanoi assume il ruolo capofila dei sette Ecomusei del Trentino nel progetto presentato alla Fondazione Caritro per il riconoscimento della rete degli Ecomusei del Trentino, già da qualche anno si prende parte alla rete degli ecomusei d’Italia chiamata Mondi Locali
2009 – Si festeggia il decennio con la speranza di trovare nuove risorse per il finanziamento dell’Associazione.
2011 – 2012 – rinnovo dello Statuto dell’Associazione e cambio di denominazione della stessa in : Associazione Ecomuseo del Vanoi.
2014 – La storia continua…