Fotografia
1899. Allo scadere del secolo che ha visto la nascita della fotografia, lo scienziato trentino Giovanni Battista Trener (1877-1954), cognato di Cesare Battisti, futuro direttore del Museo di Storia Naturale di Trento, pubblica sulla rivista “Tridentum” il suo vibrante appello Per lo studio di casa nostra. L’illustrazione fotografica del Trentino.
Presentando l'iniziativa delle grandi istituzioni culturali milanesi, che invitavano allo sviluppo di un grande archivio fotografico nazionale, l’autore fa appello a tutti i fotografi locali perché anche il Trentino (allora austriaco) vi sia ben rappresentato in tutti i suoi aspetti: Usi e costumi (Folklore); Storia, Monumenti, Arte; Iscrizioni, Monumenti, Cippi; Forme geografiche; Igiene pubblica; Alpinismo; Geologia; Economia rurale; Paesaggio; Emigrazione; Somatologia; Industrie. “La fotografia diverrà in tal maniera un modo di studiare e di osservare la natura e gli uomini come un altro; ma immensamente più pratico di qualunque altro, più facile, più popolare e soprattutto più dilettevole”.
Seppure figlio del suo tempo, Trener, nel suo catalogo dei temi proposti allo sguardo dei fotografi, non manca di intercettare interessi e tendenze ricorrenti nei 150 e più anni di sviluppo della fotografia trentina: una storia ancora in parte da ricostruire, che trova un punto di riferimento nel vastissimo patrimonio dell'Archivio Fotografico Storico presso la Soprintendenza per i beni culturali.