Incunaboli e cinquecentine
La biblioteca conserva 8 edizioni del secolo XV e 125 edizioni del secolo XVI. L’edizione più antica risale al 1491. Si tratta della versione in volgare del De imitatione Christi attribuito a Thomas von Kempen pubblicata a Venezia da Bartolomeo Zani (APTN, Biblioteca Thun, V 320).
L’attuale fondo antico è in prevalenza frutto di eredità, scambi e acquisti sette-ottocenteschi, in gran parte attribuibili al conte Matteo II. Era ancora uno studente quando raccolse un nucleo di oltre 200 edizioni quattro-cinquecentesche, che poi si trovò costretto a vendere per far fronte al dissesto finanziario della famiglia (sono conservate nell’Archivio Thun liste di edizioni dei secoli XV-XVI che Matteo Thun aveva compilato per proporne la vendita a librai e antiquari).
Dell’originaria biblioteca rinascimentale dei conti Thun ci rimane probabilmente solo il quarto volume dei Sermones di Gabriel Biel (APTN, Biblioteca Thun, XII 8), che sembra potersi identificare con la copia registrata nell’inventario post mortem di Michele III Thun.
L’identificazione delle note di possesso presenti sugli esemplari consente tra l’altro di stabilire con buona approssimazione il termine di entrata degli esemplari nella biblioteca Thun.
Del fondo antico è pubblicato il catalogo analitico in Giancarlo Petrella, I libri nella torre. La biblioteca di Castel Thun, una collezione nobiliare tra XV e XX secolo (con il catalogo del fondo antico), presentazione di Marielisa Rossi, [Firenze], Olschki, 2015, pp. 385-423.
08/11/2018