Comuni
Tutti i comuni del Trentino
Croviana
Croviana (Crovià nॠin solandro) è un comune di 668 abitanti della provincia di Trento.
Daiano
Daiano è un comune di 667 abitanti della provincia di Trento.
Dambel
Il paese di Dambel, con i suoi 450 abitanti, è collocato tra due affluenti del torrente Novella al centro della Val di Non.
Denno
Denno (Den in nones) è un comune di 1.214 abitanti della provincia di Trento. Sulla destra del fiume Noce, a metà strada tra Mezzolombardo e Cles, si trova Denno, paese da sempre importante della Bassa Anaunia.
Drena
Il Comune di Drena situato a 398 metri s.l.m. è una località ricca di vestigia storiche e di proposte turistiche.
È stato punto di passaggio tra la Valle di Cavedine e quella del Sarca: alcuni reperti che testimoniano il passaggio risalgono all'età del bronzo; esiste, inoltre, quella che viene ancora chiamata "strada romana" che dalla sponda gardesana portava nella valle di Cavedine. I primi documenti storici (millequattrocento) testimoniano l'esistenza di una comunità dotata di statuti propri dominata dal castello appartenente inizialmente ai Sejano e poi ai Conti d'Arco. Durante l'epoca fascista il Comune perde la propria autonomia che verrà riconquistata al termine del secondo conflitto mondiale.
Escursioni consigliate portano sui prati di Malga Campo e nei grandi boschi di castagne ("maroneri"): le castagne sono una delle peculiarità gastronomiche di Drena.
Di matrice preistorica fu luogo di colonizzazione romana sulla strada che dalle sponde gardesane portava alla Valle di Cavedine (tutt'ora detta "strada romana").
La regione geografica di Drena coincide con il bacino del torrente Salagòne, affluente di sinistra del Sarca: all'estremo margine si colloca il grande scoscendimento naturale delle "marocche". Uno stretto vincolo ha legato, nei secoli, le sorti di Drena al castello.
È stato punto di passaggio tra la Valle di Cavedine e quella del Sarca: alcuni reperti che testimoniano il passaggio risalgono all'età del bronzo; esiste, inoltre, quella che viene ancora chiamata "strada romana" che dalla sponda gardesana portava nella valle di Cavedine. I primi documenti storici (millequattrocento) testimoniano l'esistenza di una comunità dotata di statuti propri dominata dal castello appartenente inizialmente ai Sejano e poi ai Conti d'Arco. Durante l'epoca fascista il Comune perde la propria autonomia che verrà riconquistata al termine del secondo conflitto mondiale.
Escursioni consigliate portano sui prati di Malga Campo e nei grandi boschi di castagne ("maroneri"): le castagne sono una delle peculiarità gastronomiche di Drena.
Di matrice preistorica fu luogo di colonizzazione romana sulla strada che dalle sponde gardesane portava alla Valle di Cavedine (tutt'ora detta "strada romana").
La regione geografica di Drena coincide con il bacino del torrente Salagòne, affluente di sinistra del Sarca: all'estremo margine si colloca il grande scoscendimento naturale delle "marocche". Uno stretto vincolo ha legato, nei secoli, le sorti di Drena al castello.
Dro
Il Comune di Dro è situato a 123 metri s.l.m. per la propria positura geografica appare storicamente interessante perché costituisce l'anello viario tra l'Alto Garda e la Valle di Cavedine nonché la cosidetta Valle dei Laghi verso Trento: esistono infatti testimonianze storiche come la vecchia chiesa sconsacrata dei S.S. Sisinio, Martirio e Alessandro, la chiesa barocca di S. Antonio, il ponte romano di Ceniga (ricostruito nel 1719) e la Torre Guaita di Pietramurata (si eleva su un grande masso fra le case ed era stata costruita a difesa di un passaggio); gli edifici di Dro conservano eleganti portali in pietra, strutture medievali e architettura rurale altogardesana.
È una località al centro di importanti proposte naturalistiche: le pareti rocciose presentano palestre per il free climbing; nei dintorni e sui monti circostanti sono proposte interessanti escursioni e passeggiate.
La zona è fiorente e rinomata per la produzione di susine (prugna di Dro) e del "Vino Santo".
Con Ceniga formava l'antica Magnifica Comunità dotata di Statuti propri. Gli edifici riecheggiano strutture medioevali e richiamano tipologie architettoniche rurali dell'Alto Garda.
Negli immediati dintorni (a nord) un'estesa zona è interessata dal fenomeno delle marocche che rappresentano il più grande scoscendimento dell'arco alpino con enormi cumuli di frana caduti dai monti soprastanti: i cumuli di sassi, di dimensioni anche molto rilevanti, danno vita ad un paesaggio unico e di grande interesse geomorfologico ed ambientale.
È una località al centro di importanti proposte naturalistiche: le pareti rocciose presentano palestre per il free climbing; nei dintorni e sui monti circostanti sono proposte interessanti escursioni e passeggiate.
La zona è fiorente e rinomata per la produzione di susine (prugna di Dro) e del "Vino Santo".
Con Ceniga formava l'antica Magnifica Comunità dotata di Statuti propri. Gli edifici riecheggiano strutture medioevali e richiamano tipologie architettoniche rurali dell'Alto Garda.
Negli immediati dintorni (a nord) un'estesa zona è interessata dal fenomeno delle marocche che rappresentano il più grande scoscendimento dell'arco alpino con enormi cumuli di frana caduti dai monti soprastanti: i cumuli di sassi, di dimensioni anche molto rilevanti, danno vita ad un paesaggio unico e di grande interesse geomorfologico ed ambientale.
Faedo
Faedo è un comune di 628 abitanti della provincia di Trento.
Fai della Paganella
Fai della Paganella (ufficialmente così dal 1952, o più semplicemente Fai -da "faggio"- e Oberpfeidt o Welsch-Faid in tedesco) è un comune di 918 abitanti della provincia di Trento. Gli impianti di risalita alla Paganella ne fanno un'importante località turistica invernale.
Fiavé
Il paese si trova sull'altopiano morenico di Lomaso, posto tra la valle della Duina, il Monte Cogòrna e il Monte Misone e deriva dalla confluenza dei tre nuclei medievali di Sabadini, Piazza e Sotratori. E' un centro turistico e rurale, noto per l'allevamento del bestiame e per la pregiata produzione lattiero-casearia, sede del Caseificio Sociale di Pinzolo-Fiavé-Rovereto.
All'estremità di questo nucleo sorgono le chiese di S. Rocco, dei S.S. Fabiano e Sebastiano e di S. Zeno e sono particolarmente interessanti da vedere anche il palazzo dei Conti d'Arco, il palazzo Levri ed il Convento.
A circa un chilometro dall'abitato, in località Torbiera, è stato individuato un ambiente di elevata valenza bioecologica e naturalistica, definito "biotopo". In aggiunta all'interesse ambientale, la Torbiera di Fiavé si pone come stazione archeologica di rilevanza internazionale. L'intera zona ha conservato strutture e testimonianze di vita con insediamenti su palafitte, risalenti al 2300 a.C.
Il Comune è costituito anche dalle frazioni di Stumiaga e Fà vrio, piccoli villaggi tipicamente giudicariesi e dal paese di Ballino, importante via di comunicazione tra le Giudicarie ed il Garda; nella rupe sovrastante l'abitato si apre l'enorme caverna detta "la Camerona", a cui è possibile accedere.
Municipio: Piazza S. Sebastiano n. 24
Tel. 0465/735029 - Fax 0465/735024
info@comune.fiave.tn.it
www.comune.fiave.tn.it
Sindaco: Nicoletta Aloisi
Frazioni: Stumiaga, Fà vrio, Ballino
Feste patronali: 17/1 S. Antonio (Stumiaga), 20/1 S. Sebastiano (Fiavé), 3/2 S. Biagio (Fà vrio), 13/12 S. Lucia (Ballino)
All'estremità di questo nucleo sorgono le chiese di S. Rocco, dei S.S. Fabiano e Sebastiano e di S. Zeno e sono particolarmente interessanti da vedere anche il palazzo dei Conti d'Arco, il palazzo Levri ed il Convento.
A circa un chilometro dall'abitato, in località Torbiera, è stato individuato un ambiente di elevata valenza bioecologica e naturalistica, definito "biotopo". In aggiunta all'interesse ambientale, la Torbiera di Fiavé si pone come stazione archeologica di rilevanza internazionale. L'intera zona ha conservato strutture e testimonianze di vita con insediamenti su palafitte, risalenti al 2300 a.C.
Il Comune è costituito anche dalle frazioni di Stumiaga e Fà vrio, piccoli villaggi tipicamente giudicariesi e dal paese di Ballino, importante via di comunicazione tra le Giudicarie ed il Garda; nella rupe sovrastante l'abitato si apre l'enorme caverna detta "la Camerona", a cui è possibile accedere.
Municipio: Piazza S. Sebastiano n. 24
Tel. 0465/735029 - Fax 0465/735024
info@comune.fiave.tn.it
www.comune.fiave.tn.it
Sindaco: Nicoletta Aloisi
Frazioni: Stumiaga, Fà vrio, Ballino
Feste patronali: 17/1 S. Antonio (Stumiaga), 20/1 S. Sebastiano (Fiavé), 3/2 S. Biagio (Fà vrio), 13/12 S. Lucia (Ballino)